La scorsa estate, durante un soggiorno a Malta per la prima presentazione della mia ultima raccolta dal titolo Con gli occhi del cuore, ho avuto occasione di frequentare il mio caro amico poeta Emmanuel Attard-Cassar, il quale mi ha parlato di un’importante e significativa esperienza che aveva appena vissuto con i bambini in merito alla poesia. Lui è un professore delle superiori che si è prestato a questo progetto che coinvolgeva i bambini della scuola primaria con molta curiosità ed entusiasmo. Quando me l’ha raccontato mi è molto piaciuto perché tra l’altro il soggetto delle poesie mi è sembrato originale, quindi ho pensato di intervistarlo per la “Bottega letteraria” e di raccontare il suo vissuto.
– Com'è nata l'idea di questi laboratori di poesia nelle classi? Chi li ha organizzati?
Durante l’estate (2014) l’agenzia Appoggio a St. Paul’s Bay, Malta, ha dato un’opportunità ai bambini di età compresa tra 6 e 10 anni di far parte di un progetto poetico sulle patate. Ogni anno Malta esporta molte tonnellate di patate in Olanda e altri paesi in Europa.
– Quali bambini sono stati coinvolti?
St. Paul’s Bay è una città turistica molto popolata dove abitano, oltre a migliaia di cittadini maltesi, anche persone originarie da circa cento paesi diversi. Si calcola che ogni alunno nella scuola elementare incontri altri alunni di circa trenta nazionalità diverse. Naturalmente alle attività dell’agenzia Appoggio sono invitati tutti i bambini (tra 6 e 10 anni) a partecipare indipendentemente dalla loro nazionalità. L'agenzia ha anche un numero incoraggiante di volontari, alcuni dei quali sono non-maltesi.
– In cosa consisteva questo progetto?
Il progetto, durato otto settimane, consisteva nell’apprendere conoscenze sulla patata e la sua esportazione e poi di scrivere, con l’aiuto di due poeti maltesi, Rita Saliba oltra a me appunto, poesie su un tema correlato alla patata con l’intento di stampare queste poesie su sacchetti di patate vendute nei supermercati olandesi.
– Come si sono svolte queste lezioni?
Michael Caruana, agricoltore e imprenditore giovane ha spiegato il processo della coltivazione delle patate. Dopo questa introduzione i due poeti maltesi hanno introdotto i bambini alle tecniche di base di rima e poesia. Altre attività consistevano in disegni (abbinati alle poesie) e ricette di piatti a base di patate. Questo progetto è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione “Valletta 2018”. La fondazione è l'organo responsabile per la preparazione di Valletta come Capitale Europea della Cultura nel 2018.
– Come è stata vissuta questa esperienza da voi poeti?
L’esperienza delle sessioni di poesia è stata per me e per la mia collega fantastica. Come inizio i ragazzi hanno letto alcune poesie sulla patata da noi composte. Poi hanno scelto quelle che sono loro piaciute di più. I ragazzi avevano delle stelle di carta e le hanno incollate accanto alla poesia preferita. Poi sono state mostrate loro delle poesie con parole mancati e i ragazzi dovevano trovare queste parole e incollarle nel giusto posto nelle poesie. Naturalmente il tutto era fatto giocando e i ragazzi si sono divertiti. Nella sessione seguente erano i ragazzi a dover scrivere una poesia. Prima di questo però si sono dovuti esercitare sulla rima per dare musicalità alle loro composizioni. La rima, si sa, piace molto ai ragazzi.
Eccone due, di poesie composte dai ragazzi, in lingua Maltese (con traduzione in italiano):
Il-patata tajba u bnina
kemm tiġiha tajba n-nanna Nina
meta tqattgħalha tursina!
(La patata è molto buona/ È buonissima come la fa la nonna Nina/ Col prezzemolo!)
Ċipps, maxx, stuffat
kemm nixtieq ma jispiċċaw qatt!
(Patate fritte, purè e spezzatini/ Vorrei che non finiscano mai.)
Come tante altre, queste poesie saranno stampate sulle borse di patate vendute nei supermercati nei Paesi Bassi.
Paola Mara De Maestri
(“Bottega letteraria”, n. 67 ne 'l Gazetin, ottobre 2014)