Dalla mezzanotte di mercoledì 3 dicembre, unendoci alla lotta nonviolenta di Marco Pannella, rilanciamo il “Satyagraha di Natale” perché nel nostro Paese si affermi la legalità nell’amministrazione della Giustizia e si rimuovano le cause strutturali che fanno delle nostre carceri luoghi di trattamenti inumani e degradanti.
Siamo convinti che l’amnistia e l’indulto siano gli unici provvedimenti strutturalmente in grado, da subito, di riportare nella legalità costituzionale e sovranazionale il nostro Paese. Non siamo soli: cerchiamo di far vivere con il nostro Satyagraha le parole contenute nel messaggio solenne del Presidente Napolitano al Parlamento, quelle pronunciate da Papa Francesco il 23 ottobre in occasione dell’incontro con i delegati dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale e quelle – chiarissime – pronunciate dal Gruppo di Esperti Onu sulla Detenzione Arbitraria a seguito di una visita ispettiva effettuata in Italia nel luglio scorso.
Per questo indichiamo i seguenti obiettivi:
• Sanità in carcere: garantire le cure ai detenuti;
• Immediata revoca del 41bis a Bernardo Provenzano;
• Introduzione nell’ordinamento italiano del reato di tortura;
• Abolizione dell’ergastolo a sostegno della campagna di Nessuno Tocchi Caino;
• No alle deportazioni in corso dei detenuti dell’alta sicurezza;
• Diritto alla conoscenza: 1) conoscibilità e costante aggiornamento dei dati riguardanti le carceri 2) conoscibilità dei dati riguardanti i procedimenti penali pendenti;
• Rendere effettivi i risarcimenti ai detenuti che hanno subito trattamenti inumani e degradanti;
• Abolire la detenzione arbitraria e illegale del 41bis;
• Nomina immediata del Garante Nazionale dei Detenuti;
• Prevedere la presenza di detenuti agli Stati Generali delle Carceri, preannunciati dal Ministro della Giustizia.
Puoi aderire al Satyagraha, con uno o più giorni di sciopero della fame, o con altre forme di lotta nonviolenta, compilando questo formulario
Rita Bernardini
(da RadicalNonviolentNews #47, 2 dicembre 2014)