Il Centro Ceco è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra “I fotografi della Grande Guerra”, che commemora i 100 anni della Prima Guerra Mondiale attraverso fotografie uniche scattate da soldati cecoslovacchi su vari fronti durante il conflitto. È previsto l’intervento del Prof. Francesco Leoncini, che presenterà il suo nuovo libro Il Patto di Roma e la legione ceco-slovacca sulla costituzione dell’esercito cecoslovacco e la nascita della Cecoslovacchia. La mostra, dedicata al centesimo anniversario della Prima Guerra Mondiale, è un’occasione straordinaria per ammirare le fotografie di tre soldati-fotografi cecoslovacchi direttamente dal fronte, una testimonianza unica sulla Grande Guerra riscoperta a distanza di novant’anni.
L’inaugurazione si terrà giovedì 27 novembre, alle ore 18:30, presso la Galleria del Centro Ceco (Via G.B. Morgagni 20, Milano).
La mostra resterà aperta, con ingresso libero, fino al 10 gennaio 2015.
La mostra presenta una collezione di fotografie della Prima Guerra Mondiale, scattate da tre soldati-fotografi cecoslovacchi: Gustav Brož (inviato prima sul fronte italiano e poi su quello russo), Jan Myšička (sul fronte ungherese e poi su quello italiano) e Jenda Rajman (dall’ospedale sloveno di Podmelec). Questa raccolta di fotografie, “scoperta” dopo novant’anni, è unica nel suo genere, perché dà una testimonianza diretta di tutti gli aspetti quotidiani del conflitto: la vita sul fronte, il coinvolgimento dei civili, il dolore fisico e psicologico. Ogni scatto è accompagnato da una didascalia che ne descrive il contenuto. Le fotografie dal fronte di Gustav Brož, Jan Myšička e Jenda Rajman costituiscono una testimonianza di grande valore storico e artistico e offrono uno sguardo nuovo, diretto e accurato, su una delle pagine più importanti della storia europea e mondiale.
Gustav Brož. Il suo nome è stato identificato da alcune fotografie e dagli appunti dettagliati che scriveva accanto a ogni scatto. Brož cominciò la guerra sul fronte italiano; successivamente fu trasferito a est, sul fronte russo, dove vennero scattate la maggior parte delle sue bellissime fotografie (e dove disertò nel 1916). Le sue foto – come “Nella nostra cucina”, “Il salto del cane sanitario”, “Affumicatori da campo” e tante altre – sono oggi considerate dei gioielli della fotografia ceca e sono apprezzate a livello mondiale.
Jan Myšička. La raccolta di Myšička è formata da un’incredibile serie di negativi e copie conservata con cura da più di trent'anni nel solaio dell'insegnante Josef Bohuňovský, che la ricevette in regalo dall’unica figlia di Myšička, Mohelská. Myšička operò a Eger, in Ungheria, e sul fronte italiano, dove fu ferito due volte.
Jenda Rajman. Nel caso di Jenda Rajman ci troviamo di fronte a una collezione di fotografie senza negativi, che non sono mai stati ritrovati. Rajman lavorò per tutta la guerra nell'ospedale militare di Podmelec, in Slovenia, dove fotografò gli avvenimenti di tutti i giorni. Gli arrivi dei feriti dalle prime linee gli facevano toccare con mano l’orrore della guerra. In una fotografia si può leggere la scritta “ferito numero cinquantamila” sulla gamba di un soldato. Un’operazione alla testa, una colonna di ambulanze, dei soldati feriti in un ospedale istituito in una falegnameria confiscata: sono solo alcuni dei momenti immortalati da questi scatti assolutamente unici.
La mostra potrà essere visitata fino al 10 gennaio 2015, con ingresso libero, presso la Galleria del Centro Ceco in via G.B. Morgagni 20 (MM1 Lima).
Orari di apertura: lunedì – giovedì, 13:00 – 18:00; venerdì: 10:00 – 16:00; ultimo sabato del mese: 10:00-17:00.
Per informazioni: Centro Ceco
Via G.B. Morgagni, 20 - Milano
Tel. 02 29411242 – ccmilano@czech.cz
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