Marisa Cecchetti
Il fossato
Giovane Holden Edizioni, 2014, pp. 128, € 13,00
Storia ambientata in Toscana, anni ’50-’60, che vede al centro due famiglie di mezzadri, nel momento delle trasformazioni socioeconomiche del nostro Paese. Un ambiente caratterizzato da diffusa non cultura, incapacità di dialogo, pregiudizio, aggressività, violenza psicologica a non.
Una figura femminile, Eva, al di fuori delle regole codificate, turba l’equilibrio di una di queste famiglie; nell’altra si sviluppa la vicenda di una bambino, Michele, con grave handicap fisico, interamente gestito dal gruppo familiare, con pesanti ricadute su tutti.
Due bambini, Teresa e Luciano, attraversano tutta la storia, fino alla loro adolescenza, in un rapporto solido che va oltre l’amicizia ma che non si arriva a definire, perché interviene il dramma.
Al narratore onnisciente si alternano alcune pagine di diario, scritte da uno dei personaggi femminili, a distanza di anni, pagine che completano il racconto e si connettono allo stesso tempo alla storia attuale: tutto cambia ma niente cambia, per quanto riguarda la violenza e la mancanza di rispetto dei diritti umani.
Elementi si spargono nelle pagine del diario per indicare che questa voce viene da un luogo che il lettore non conosce e che si definirà chiaramente solo alla fine. (Patrizia Garofalo)