L'uomo dei colombi
Un risveglio
chiazzato di azzurri
e schizzato di ricordi
volati via al migrare
d'uccelli verso il mare
Legami del passato
accolti nel liquido presente
che si dilata ad onda
pettinata di spuma
Antiche formelle di azulejos,
un angelo in penombra,
tende le mani di pietra
ai desideri
Il silenzio compone
parole non dette
come un amante esperto
Quando si è immersi nel tempo
è bello vagare
senza una necessaria ricerca
Spicchi affioranti di vita
degli altri fanno tepore
Ero vicina all'uomo dei colombi
che becchettavano al vetro
in un anticipato crepuscolo
Visione illuminata
da fragile, umana attesa
per un gesto di amore
Anna Vincitorio
(da Il dopo Estoril, Blu di Prussia, 2014)