Su l’orlo del buio
Che m’aspetta di là? forse l’arcano
sogno che arride all’anima fanciulla,
quando l’eterno dubitare umano
non ancora la stringe e la maciulla?
o forse il raggio di speranza invano
dal ciel piovuto un dì su la mia culla?
o il segreto dell’essere?... o lo strano
palpitar del mistero?... o forse il nulla?
Ah, chiunque tu sia, Morte, che stai
impassibile al varco, apri le braccia
misericorde a chi smarrì la traccia:
io mi son un che fieramente amai
ciò che non era, e sul notturno lido
pronto adesso al tuo cenno. Eccomi! grido…