Domenica , 24 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Laboratorio
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Grande Guerra 1914 – 2014. Tre serate a Sondrio
22 Ottobre 2014
 

 

Il Centro di Documentazione Rigoberta Menchù, l'Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea, l'ANPI, organizzano tre incontri sul tema della Grande Guerra, nel centenario della sua ricorrenza: il 24 ottobre, il 7 e il 14 novembre, a SONDRIO, presso la Sala Vitali del Credito Valtellinese, in Via delle Pergole 10, alle ore 20:45.

Durante questi incontri, dopo brevi introduzioni, ci saranno degli approfondimenti su La Grande Guerra di Mario Monicelli, Orizzonti di Gloria di Stanley Kubrick, Uomini contro di Francesco Rosi.

Siete tutti invitati a partecipare e a diffondere la notizia di queste serate.

 

 

Motivazioni dell'iniziativa e qualche riflessione

 

LA GRANDE GUERRA

 

Grande, per il numero delle nazioni coinvolte, dei combattenti (70 milioni di soldati), per i mezzi e le risorse messe in campo, per il numero dei morti (più di 10. milioni di soldati senza contare altri 7 di civili), dei feriti e dei mutilati… Grande per i mali di cui fu madre.

Lo scopo del Centro di Documentazione Rigoberta Menchù è quello di offrire a tutti cittadini, agli studenti e agli insegnanti in particolare, strumenti e occasioni di conoscenza e di informazione su temi, problemi, paesi del Terzo Mondo, di promuovere una cultura della pace e della solidarietà, la difesa e l'affermazione dei diritti umani, il commercio equo e solidale. Porta non per nulla il nome di un Premio Nobel per la Pace (Rigoberta Menchù, Nobel 1992). Una iniziativa dunque coerente.

 

Duplice lo scopo con cui prendere parte all’iniziativa:

» far memoria della Grande Guerra per riaffermare il ripudio della guerra e l’impegno, l’amore per la Pace. Ricordare è parola che ha a che fare con cuore, cor-cordis, con “avere a cuore”, “avere in cuore”;

» far memoria della guerra assumendo punto di vista delle vittime, tutte, sia tra i vincitori sia tra i vinti: di quelli che non volevano né vincere né morire, come canta Luigi Tenco; di quelli che la guerra non la vollero, la subirono come suprema violenza, ne furono le vittime innocenti e sacrificali.

 

Domande sulla Guerra, Grande o piccola che sia

 

A cosa serve ricordare la Grande Guerra? Per riaffermare con forza il ripudio della guerra, l’impegno per la Pace, o per accettare, giustificare, stare ancora con la guerra?

L'Italia nel passato ha sposato molte volte la guerra; dopo il ripudio nel 1948, con l'art. 11 della Costituzione, quante volte tornata a conviverci? E non ci convive ancora oggi, mascherando questa convivenza in molti modi?: operazione di polizia internazionale, missioni umanitarie, missioni di pace, guerra umanitaria... Afghanistan, Iraq, Libia...

 

La storia è maestra di vita, come dice Cicerone? Ci insegna a non ripetere errori o orrori, o semplicemente a sapere come sbaglieremo ancora, come amaramente giudica Cesare Pavese?

A nulla serve studiare il passato se poi ci disinteressiamo del presente, avverte il grande storico Edward Carr: delle guerre del presente.

 

Perché diciamo abbasso la guerra

 

Per adesione totale all’Art. 11 della Costituzione «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

«Perché che cosa altro è la guerra se non l’assassinio indiscriminato di molti e latrocinio legalizzato?» (Erasmo da Rotterdam).

Perché le guerre moderne sono sempre più terroristiche: sono una condanna a morte collettiva, stragi: le vittime civili arrivano al 90%. Le armi moderne uccidono da lontano, e allontanano le vittime dalla nostra coscienza: «collocano le vittime fuori del campo visivo, rendendole così inaccessibili al giudizio morale» (Bauman); ci rendono sempre più barbari.

Perché la guerra viola tutti e dieci i comandamenti di Dio: da non nominare il nome di Dio invano (quante guerre in nome di Dio!), a onora tuo padre tua madre (quanti orfani genera la guerra!), a non rubare, non uccidere, non dire falsa testimonianza (a ragione si dice che la prima vittima della guerra è la verità) a non desiderare la donna e la roba degli altri (lo stupro di massa è diventato una vera propria arma di guerra!).

Perché la guerra – ora più che mai con le sue armi moderne – uccide tre volte:

1. Quando si prepara, con le ingenti spese per armamenti tolte al cibo, alla salute, al vitto, alla scuola: 1.750 miliardi di dollari si spendono nel mondo per armamenti;

2. Quando si fa: con armi di distruzione sempre più potenti e micidiali;

3. Dopo che è finita: le mine antiuomo: cento milioni disseminati sulle zone di guerra… un ferito ogni 20 minuti!

Perché con la guerra la parola passa alle armi: e quando la parola passa alle armi, l’uomo rinuncia a quello che ha di umano per eccellenza: la parola! Si disumanizza (Padre Turoldo).

Dulce bellum inexpertis, scrive Erasmo da Rotterdam (nel 1515): dolce la guerra, bella, per chi non ne ha fatto e non ne fa esperienza (vittime, feriti, mutilati, profughi, sfollati…). Orrenda per chi ne ha fatto e ne fa esperienza diretta e indiretta:

Proprio perché la guerra è orrenda si è cercato di mascherarla con espressioni menzognere: Le vittime civili – diventate ormai il 90% – sono dette effetti collaterali con il massimo del cinismo; le guerre, missioni di pace! Proprio perché orribile la guerra è stata idealizzata: guerra santa, guerra giusta, guerra umanitaria

«La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire» (Einstein).

 

Gigi Fioravanti


Articoli correlati

  Patrizia Garofalo. Il Gesù senza mani ha la voce negli occhi
  Vetrina/ Maria Lanciotti. E pensavo a te (per i Ragazzi del ’99)
  Fabiana Cruciani. Addio mia bella Addio
  Poesiabambina/ Ero rimasto solo io... La guerra è un tira e molla tra la vita e la morte
  Vetrina/ Michele Tarabini. Ritorno dal fronte
  Gianluigi Garbellini: Centenario della Grande Guerra (1914-1918)
  Anna Lanzetta. Un ricordo della “Grande Guerra”
  Marco Dalla Torre. Ottima l'operazione di rieditare Ideale Cannella
  Ideale Cannella all'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
  La prima guerra mondiale nei diari del caporale Louis Barthas
  Lidia Menapace. Inutile strage
  Francesco Cecchini. Se cent'anni vi sembran pochi...
  Ideale Cannella. Le ali dell'Angelo
  Gianfranco Cercone, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio
  Gianluca Moiser. Alla madre di un eroe
  Patrizia Garofalo. Un volto umano nell’orrore disperato di una guerra
  Morbegno. 100 anni fa: la guerra
  Memoriale Villa Pisa­ni: Intervista al sindaco di Monte­bel­luna, Marzio Favero
  Calolziocorte (Lc). Un racconto di 100 anni fa al Lavello
  Poesiabambina/ Prima e dopo il 4 Novembre...
  Maria Paola Forlani. Tempi della Storia, Tempi dell’Arte
  Mauro Raimondi. La Prima Guerra Mondiale che non ci hanno raccontato…
  Poesiabambina/ Pace immensa. E altri sogni
  Eravamo tutti contadini
  Presentazione del libro di Ideale Cannella “Le ali dell'Angelo”
  Poesiabambina/ La pace è una festa di mille canzoni. Come un foglio bianco...
  Sergio Caivano. Ideale Cannella
  Tirano. “Dietro le linee”
  Maria Paola Forlani. La Guerra che verrà non è la prima
  Domenica/ Matteo Moca. 99 sogni
  Gino Songini. I ragazzi della mala morte
  Poesiabambina/ Guerra e pace due cose distinte
  Morbegno. Carlo De Maria: Il lungo Ottocento e le origini della guerra mondiale
  “I fotografi della Grande Guerra”
  Gino Songini. Il Piave mormorava…
  Francesco Cecchini. Villa Pisani, Montebelluna
  Biblioteca Gino Bianchi: Da Caporetto ai trattati di pace
  “E’ Vatellina”. Tante iniziative per le scuole
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy