«Un eroe solitario vaga per le vie della città e vive i suoi giorni immerso nella dimensione onirica chiuso in un mondo di fantasticherie, nel regno dell’ideale e dell’utopia. In una ‘notte bianca’ irrompe nella sua esistenza la giovane Nasten’ka – simbolo della vita reale, del pulsare delle emozioni – che risveglia in lui il sentimento dell’amore. Abbandona, perciò, la sua esistenza chiusa, aprendosi alla vita vera. Ma quando la ragazza gli rivela di un altro amore, la sua speranza svanisce, riportandolo al suo destino di illusioni». Questo in sintesi lo spettacolo che verrà presentato all’Artemisio di Velletri domenica 19 Ottobre. “Le notti bianche” è un racconto – il cui titolo rimanda alle notti in Russia in cui il sole tramonta alle 10 di sera, fu scritto dall’autore nel 1848, una anno prima di essere condannato all’esilio. Fedor Dostoevskij frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studi nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Per le sue frequentazioni politiche e la sua posizione critica verso il regime socialista nel 1849 fu arrestato. Condannato a morte, l'esecuzione fu sospesa quando egli era già sul patibolo, e fu mandato a passare quattro anni di lavori forzati in Siberia.
Sabato 11 e domenica 12 è stata invece la volta del TeatroInstabilediAosta, unica Compagnia della Valle d’Aosta riconosciuta da MiBaCT. Diretta da Marco Chenevier, talentuosissimo danzatore che ha eletto la sua residenza professionale in Francia a Parigi e che collabora con i più illustri coreografi europei, in una nazione – non come l’Italia – che dà spazio anche alla sopravvivenza degli artisti. Chenevier, 31 anni, nasce come attore e poi si specializza in Danza Contemporanea. Al suo attivo ha svariati spettacoli di indubbia qualità, tra cui Medea Reloaded che gli ha permesso di essere ufficialmente riconosciuti. A Velletri la compagnia ha presentato Quintetto (foto), uno spettacolo che destruttura la coreografia come suggerisce il suo direttore artistico, sabato 11, con la partecipazione attiva del pubblico presente; e La Scelta domenica 12, spettacolo in cui – sempre parole dell’artista – si destruttura la sceneggiatura. Caldamente consigliata la visione, qualora il gruppo ritornasse a Roma, per un confronto con nuove tendenze. Velletri dovrebbe essere orgogliosa di dare spazio a giovani compagnie di moderna sperimentazione, come questa, ma forse non tutto il pubblico in provincia è pronto a recepire la portata di tali eventi… ma la funzione del teatro è anche questa – precorrere i tempi e veicolare contenuti non immediatamente decodificabili.
Tutti i cittadini di Velletri che amano sinceramente il loro teatro, sono chiamati a sostenere la grande sfida. Invitiamo il gentile pubblico a contattare la direzione del teatro quanto prima per approfittare dell’offerta teatrale. Ricordiamo i recapiti per le prenotazioni e la vendita biglietti/abbonamenti: 06 9641894 – 338 4375464.
www.teatroartemisio.it