Elisabetta Zamparutti, responsabile iniziative ONU di Nessuno tocchi Caino, ribadisce - in una dichiarazione dello scorso 20 ottobre - che esistono tutte le condizioni per far approvare quest’anno una risoluzione pro moratoria all’Assemblea Generale dell’ONU.
«Sono anni che l’Unione Europea e l’Italia conoscono i dati del sicuro successo a cui andrebbe incontro una risoluzione votata dall’Assemblea Generale dell’ONU. Una risoluzione passerebbe con tra i 97 e 105 voti a favore, tra i 61 e 68 voti contrari e tra le 19 e 27 astensioni.
«La nostra previsione di voti a favore parte dalla considerazione che sono stati 92 i paesi che nel corso degli anni, dal ’97 al 2005, hanno cosponsorizzato il testo della risoluzione approvata dalla Commissione Diritti Umani di Ginevra. A questi ne vanno aggiunti altri 4 che, pur non avendo cosponsorizzato, hanno votato a favore ed il Montenegro divenuto Repubblica indipendente il 21 maggio u.s.
«A questo “zoccolo duro” di 97 paesi potrebbero aggiungersene altri 8 in ragione del loro status di abolizionisti o dell’evoluzione politica interna degli ultimi anni.
«La previsione sul voto contrario e l’astensione è stata fatta tenendo in considerazione il comportamento di voto alla Commissione diritti umani dell’ONU dal 1997 in poi, lo status interno e l’evoluzione politica più recente.
«Risulta del tutto evidente che anche nello scenario peggiore la risoluzione sarebbe approvata».
(da Notizie radicali, 23 ottobre 2006)