Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Se quello islamico è «risveglio», vi prego non svegliatemi 
E faccia pure politica, la Chiesa, ma senza usufruire dei privilegi concordatari
24 Ottobre 2006
 
«Risveglio religioso, sociale e politico dell'Islam». «Risveglio» è dunque il termine scelto da Ruini, parola con evidente significato positivo, per descrivere l'attuale fase della civiltà islamica, nei suoi "fermenti" religiosi, culturali e politici. Prendiamo atto con stupore.
Di questo «risveglio» - dal mio punto di vista parlerei piuttosto di una crisi profonda e oscura - il «terrorismo internazionale» è uno degli aspetti. «Questo grande processo ci tocca da vicino, a nostra volta, sotto il profilo religioso e non soltanto sociale, economico e politico». È quel «a nostra volta», che non è sfuggito a Luigi Castaldi, che ci inquieta. Se quello che sta vivendo il mondo islamico è un «risveglio», be', non voglio essere svegliato.
Quando il Papa critica una «nuova ondata di illuminismo e di laicismo» che «sul piano della prassi» erige «la libertà individuale a valore fondamentale» sta dicendo che per la Chiesa, a nome della quale parla, la libertà individuale non dovrebbe essere un valore fondamentale.
La Chiesa però «non intende essere un agente politico», ci ha tranquillizzati Benedetto XVI a Verona. Certo, esporsi direttamente, prendere parte, scendere in campo, è pericoloso, si rischia di dividere la "umma" cattolica e di trovarsi a negoziare sui «valori non negoziabili». Dunque, la Chiesa non si abbassa, non "fa politica", la fa attraverso i «fedeli laici» che «illuminati dalla fede e dal magistero» (Ratzinger) si ritrovano sui «valori non negoziabili», confrontandosi «non in ambito ecclesiale, non in parrocchie, ma in altri spazi», più adeguati a «produrre le opportune convergenze sia tra cattolici che tra coloro che condividono i valori con i cattolici» (Ruini).
La Chiesa non "fa politica", ma la fa anche attraverso i «molti e importanti uomini di cultura, anche tra coloro che non condividono o almeno non praticano la nostra fede», che condividono con molti credenti «la gravità del rischio di staccarsi dalle radici cristiane della nostra civiltà».
In questo dobbiamo dare ragione a Ernesto Galli Della Loggia: tra le due linee, «il Papa ha scelto», nonostante l'apparente genericità della retorica pontificia. E fanno un po' sorridere quei goffi e disperati tentativi di interpretare in senso conciliarista i discorsi di Ratzinger, ammesso (e non concesso) che il Concilio abbia poi impresso quella svolta che i conciliaristi pretendono. Ammesso (e non concesso) che sia mai esistita la loro lettura del Concilio a cui ritornare, Benedetto XVI non c'è davvero ritornato.
«Con le cose che ha detto come con quelle che non ha detto», Benedetto XVI tra le due linee ben descritte da Galli Della Loggia (che si dividono su questioni quali il peso della Tradizione e l'approccio verso la modernità), ha certamente rinnovato la sua opzione, pronunciando «tutti i no che la fede e la tradizione consigliano» e tornando a parlare di esclusione di Dio dalla sfera pubblica, di relativismo e laicismo, delle «forme deboli e deviate di amore», e, infine, aprendo «con fiducia» agli atei devoti.
Da un punto di vista liberale è preferibile invece che la Chiesa la politica la faccia direttamente, anche candidando alle elezioni suoi membri, e che riveli, quindi, il suo volto "politico", senza l'ambiguità di chi ripete di non "fare politica" ma poi un giorno sì e l'altro pure si appella direttamente al legislatore perché sia proibito questo e quello, o perché si ricordi di versare l'obolo. Faccia pure politica la Chiesa, ma senza usufruire dei privilegi concordatari, dell'8 per mille, e dismettendo la statualità della sua Città-Stato del Vaticano. Adotti il modello americano di separazione fra stato e chiese e concorra con i suoi valori «non negoziabili» nel libero mercato delle opzioni politiche.
 
Federico Punzi
(da Notizie radicali, 23 ottobre 2006)

Articoli correlati

  Vincenzo Donvito. Crocifisso e giudice Tosti. La fiera dell'ipocrisia. Aboliamo l'art. 7 della Costituzione
  Vincenzo Donvito. 11 febbraio 1929 – 11 febbraio 2011
  Vaticano/giudici. Question time Camera: il Governo non riconosce la palese violazione del Concordato
  Assemblea nazionale di “Facciamo Breccia”. Domenica 14 dicembre 2008 a Firenze
  Lidia Menapace. Libera chiesa in libero stato, oppure libera Chiesa nel libero Stato della Repubblica?
  “Facciamo Breccia”. NO VAT 2009
  Enea Sansi. La confusione dell'articolo 7
  Abolire i privilegi fiscali degli enti ecclesiastici
  Arriva col treno l'ultimo numero del GAZETIN
  Lidia Menapace. Datemi ascolto, per favore!
  Vaticano/giudici. Domani question time alla Camera
  Convegno "Libere chiese in libero Stato - la Rosa nel pugno per il superamento del Concordato"
  Doriana Goracci: San Valentino e amore laico antiautoritario. NO VAT. Facciamo Breccia
  “Noi Siamo Chiesa” sull'ora di religione
  Mellana. La settimana della Santa Sede
  Vincenzo Donvito. Dimissioni papa e media
  Valter Vecellio. Il Vaticano impazzito
  Fisco. Maurizio Turco: Rivedere il Concordato? No, c'è da abolire l'articolo 7 della Costituzione
  Emanuele Severino. Concordato e Costituzione
  Privilegi Vaticano. Ecco le prove di attività commerciali che non pagano l'ICI
  Privilegi vaticani. Un esempio per tutti: gli insegnanti di religione
  Per una nuova Breccia, un altro 20 Settembre di lotta
  “Noi Siamo Chiesa”. Cattolici anticoncordatari
  Giulia Crivellini. Chiesa e Ici: chi ne è (davvero) esente?
  Lidia Menapace. Smemorandum
  Comunità cristiane di base. ICI e Chiesa cattolica
  Walter Castaldo. W l'Italia!!!
  Gianfranco Spadaccia. Una voce anticoncordataria alla commemorazione del 25ennale della revisione del Concordato
  Primo Mastrantoni. Unioni civili: Voto segreto? Palese per il Conclave
  Lidia Menapace. Graduatoria tra Papi
  Walter Mendizza. CATTOLAICI
  Mario Staderini. Gli occhi dell’Europa puntati sull’Italia (e sul Vaticano)
  Michele Dubini. ICI Vaticano: benefici costosi e distorsivi
  Monica Lanfranco. Islam: Dove sono i laici?
  C’è bisogno di un nuovo Illuminismo
  Interessa a qualcuno discutere della visione pessimista dell'Islam in Benedetto XVI?
  Del papa dopo Ratisbona. Repubblicano o monarchico?
  Ordine del giorno del presidente Provera sul Papa
  C’è, VERAMENTE, bisogno di un nuovo Illuminismo!
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy