Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spinus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Maria Lanciotti. Sulla proposta di togliere anche il cane a chi non ha nulla 
Storia vera di Zi’ Anto’ e del suo cane senza nome
19 Settembre 2014
   

Erano i primi anni Sessanta, nella frazione di un comune nei pressi di Roma. Con il Boom i numerosi membri della famiglia D. G. si dispersero in breve, cercando lavoro o fortuna altrove, e la casa che era tra le più rumorose della borgata tutto a un tratto cessò quasi di respirare. Dell’orto rimase appena qualche traccia e così del pergolato e del giardino, e il resto della proprietà divenne polvere gialla.

Antonio, il figlio più grande, rimase a vivere da solo nella casetta trasformata in parte in rimessa, che affittata a uno sfasciacarrozze gli rendeva quel poco che bastava per tirare avanti; in realtà a casa ci stava poco, usciva la mattina e tornava la sera, la sua giornata se la viveva per le strade del paese, che in quegli anni era tutto un cantiere. Era una figura così familiare che tutti lo chiamavano Zi’ Anto’.

Zi’ Anto’ faceva tappa dal tabaccaio, nei bar, all’osteria di Angelo, davanti alla scuola quando uscivano i bambini, per aiutarli ad attraversare la strada. Si lasciava andare a qualche bicchiere di troppo, ma non era fastidioso. Anzi, chissà come, era migliorato rispetto a quand’era più giovane, e tutti lo ricordavano prepotente e attaccabrighe.

Zi’ Anto’ portava sempre i soliti panni, quasi sicuramente ci dormiva pure, ma non aveva l’aria del tutto trasandata. Quando entrava nei luoghi pubblici si comportava con garbo e con una punta di signorilità, che lo rendevano bene accetto almeno per la prima mezz’ora di permanenza. Dopodiché veniva messo gentilmente alla porta e lui si scusava e ringraziava, con la promessa (che per tutti suonava come una minaccia) di rifarsi presto vivo.

Un bel giorno si vide Zi’ Anto’ seguito da un grosso cane dal pelo folto e arruffato e lo sguardo buono. Divennero inseparabili.

Zi’ Anto’ si sentiva importante col suo cane al seguito, al quale impartiva lezioni di buon comportamento affinché non lo facesse sfigurare. Gli dette anche una bella ripulita, per la buona reputazione di entrambi.

Il problema era che il cane non poteva seguire il suo padrone all’interno dei vari locali, e Zi’ Anto’ rimediò addestrandolo ad aspettarlo buono buono in un angolo di strada... E questo andò a vantaggio anche dei vari gestori, poiché le visite di Zi’ Anto’ non si prolungavano oltre il quarto d’ora.

Giravano per il paese, il cane e Zi’ Anto’, facendo amicizia con tutti.

– Zi’ Anto’, ma come si chiama ‘sto cane? – gli chiedeva qualcuno.

– E che ne so, mica c’aveva la medaglietta al collo, quando l’ho trovato!

– Vorrai dire quando lui ha trovato te, – gli rispondeva qualche spiritoso.

– E si vede che cercava un padrone come si deve, – ribatteva Zi’ Anto’.

Ed era veramente un buon padrone, Zi’ Anto’, che con il suo cane divideva tutto. Mangiavano insieme, seduti in qualche posto, spartendosi i bocconi.

La salute di Zi’ Anto’, mai stata buona, tendeva a peggiorare. Il suo aspetto non prometteva nulla di buono, e tutti cominciarono a schivarlo. Ciò influì sul suo umore, rendendolo tetro e aggressivo e sempre più dipendente dall’alcol. Spesso non rientrava a casa e passava la notte in un angolo del marciapiede col suo cane accucciato accanto. Finché non fu caricato a forza su un’ambulanza e di lui non si seppe più nulla. Il suo cane restò ad aspettarlo per giorni e per settimane senza mai allontanarsi da quella che era stata la cuccia del suo padrone, di cui restava solo un vecchio maglione impregnato del suo odore di alcolista.

Poi il cane si mise a sbraitare alla luna, e su richiesta dell’intero quartiere intervenne l’accalappiacani. E neppure di lui si seppe più nulla. Ma Zì Anto’ non fu dimenticato, e si racconta ancora del suo cane che lo aveva seguito fino in fondo nel suo destino di randagio.

 

Maria Lanciotti


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy