Con il walk-around di 20 ore dell’11 e 12 settembre e con le manifestazioni in decine di piazze d’Italia l’Associazione Luca Coscioni ha ribadito la volontà della maggioranza degli Italiani perché il Parlamento inizi la discussione della proposta di legge popolare per la regolamentazione del testamento biologico e la legalizzazione dell'eutanasia. Ci sono timide dichiarazioni dal Parlamento a favore di un dibattito sulle libertà civili alla fine della nostra vita. La presenza del Senatore Sergio Lo Giudice del PD ha fatto ben sperare in sostegni di altri Parlamentari. Il Sottosegretario agli Esteri, Benedetto della Vedova, ha rimarcato il dovere a una politica aperta alle richieste dei cittadini per la libertà di scelta alla fine della vita.
Certo è che le salite impervie dei miei monti sono meno insidiose dei percorsi dei Palazzi di Governo. Ringrazio le oltre cento persone presenti per la fatica sopportata, alternandosi nel cammino, molti rimanendo per lunghe estenuanti ore e chi strenuamente mi ha affiancato dall’inizio alla fine. Ma cosa significano queste fatiche del corpo, vivo e gioioso, anche se stanco, a confronto della sofferenza di un fisico arrivato allo stremo? Dare ascolto a chi sopporta sofferenze immani e desidera di essere sollevato da trattamenti divenuti inutili e insopportabili. Perché chi ha diritto di curarsi, ha anche diritto a interrompere le cure. Nessuno deve aver paura di non trovare il medico giusto, che si prenda davvero cura di lui. Ecco a cosa serve una buona legge sulle scelte di fine vita.
Della nostra campagna di richiesta in piazza sapranno solo quei pochi che frequentano i network, perché né giornali né tv hanno avuto interesse nemmeno alla conferenza stampa finale. Certo, non c’era una vittima sacrificale.
Vi do appuntamento al nostro Congresso delle Libertà Civili a Roma, Hotel Radisson, via Turati 171, il 19, 20, 21 prossimi. »» Il programma del Congresso
Mina Welby
(da RadicalNonviolentNews #36, 16 settembre 2014)