f l u i d o a n d a r e
...e vai, vai…
e non ti fermi mai
riposi per un po’
e poi vai, vai
sotto cimeli stinti
sotto sorrisi finti
ristai per un po’ ...e poi vai, vai
immemore e matta
…anche se il cielo cade
e nella nebbia non vedi né sai
vai, vai
anche se fuoco strugge
e nido non hai
vai, vai
anche se neve gela
giorni aria e terra
vai, vai
aprile piange, settembre
sanguina, non ti fermi mai
nel f l u i d o a n d a r e
su, su
nuvole di damasco
ferite di sogni svaniti
giù, giù
rupi e fiumare
pause a scale
verso l’Omega vai, vai…
vestita d’acacia e di tiglio
di campanule al vento
piuma oscillante
sulle note d’arcani violini
in volo t’illumini di fasti
di liturgie leggera
plani su laghi d’Amore
di stelle segrete
tra volti senza nome
tra fantasmi silenti
al cerchio del tempo compiuto
tendi la mano.
Più non vai.
Giuseppina Rando
(Inedito)