Agnese mi diceva che per lei l'amore è sempre amore anche se veniva pagato, mi diceva che l'importante era non concedersi ai cretini, di questi ne è pieno il mondo.
Faceva la sarta, la conobbi per caso, disegnavo seduto ad un tavolino del bar, la sua faccia era triste, mi interessava. Mi chiese se poteva vedere il disegno, «mi insegni a creare figurini di moda?» Viveva in un locale nel centro storico di Sondrio, mi sembrava di essere in un quadro di Matisse. Mi piaceva osservare il suo volto quando le raccontavo le storie di artisti famosi, un giorno mi disse: penso di averne uno davanti. Fu per me un momento felice. (Giuseppe Galimberti)
3. Storie di donne – segue...