Il libro da cui ho tratto il nostro ultimo indovinello letterario è proprio Alta fedeltà di Nick Hornby, come rivelato da Thomas.
L'autore è uno dei più seguiti tra gli scrittori delle nuove generazioni; è del '57 e vive a Londra. I suoi romanzi, tutti di grande successo - e qualcuno divenuto pure film (Alta fedeltà, appunto, e Un ragazzo) - sono apprezzati per lo stile brillante, i dialoghi serrati e divertenti, i personaggi proposti molto concreti; la lettura ne esce agevolata, se così si può dire. Il risultato è accattivante e il libro si fa leggere anche da chi non intenda sprofondare in elucubrazioni mentali troppo approfondite e tenti di concedersi il piacere di una lettura che comunque faccia riflettere.
In Alta fedeltà la trama si snoda intorno alla rottura della relazione fra Rob e Laura, l'uno proprietario di un negozio di dischi, con tanti sogni nel cassetto e poca audacia per tirarli fuori, l'altra avvocato in uno studio legale della City, mossa da un carattere piuttosto deciso e ambizioso. È una storia di tradimenti a dividerli, una storia vecchia come il mondo - si potrà dire - ma a cui ognuno, ed ogni coppia, risponde in maniera personale e diversa. E così il lettore accompagnerà Rob sul sentiero di un iniziale senso di liberazione, poi di frustrazione, vedrà insorgere in lui, prima ancora che se ne accorga il protagonista stesso, una serie di dubbi, la gelosia che morde l'immaginario erotico riguardante la non più fidanzata... Assisterà ai tentativi dei due protagonisti di vivere uno senza l'altra, al loro porsi domande su quanto ne valga la pena. Il tutto infarcito da battute comiche e situazioni divertenti e dalle vivaci intromissioni (naturalmente non sempre opportune) degli amici di Rob e Laura. Così come da tanta, tanta musica.
Buona lettura, quindi!
Ciao da Frances