Il sassofonista si esibisce venerdì 18 a Ponte con il suo M.A.T. Trio insieme a Francesco Diodati ed Ermanno Baron. Sabato si sale a Lanzada per il concerto in miniera di D'Auria e Caruso e domenica 20 si chiude il lungo finesettimana con il trio del pianista nello scenario di Villa Visconti Venosta di Grosio
Un altro ricco week end per “AmbriaJazz” 2014 che entra nel vivo della sua programmazione. Venerdì 18 al Teatro Comunale di Ponte in Valtellina (ore 21), in collaborazione con Comune e Biblioteca, si esibisce il M.A.T., trio del sassofonista Marcello Allulli con due tra i musicisti più interessanti del panorama jazz europeo, Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria (foto). Presenteranno il secondo, omonimo, cd che vede collaborazioni illustri come quella di Antonello Salis al pianoforte e alla fisarmonica e del pianista Glauco Venier. Edito da Zone di Musica, il disco sarà ripubblicato da Vanni Editore in allegato al numero di gennaio-febbraio 2015 della rivista Jazzit.
Sabato si sale, come è ormai tradizione dal 2010, alla miniera La Bagnada di Lanzada (ore 15) per il concerto di Francesco D'Auria (percussioni) e Beppe Caruso (trombone). La volta della “sala grande” della miniera di talco echeggerà ancora di musica suggestiva, nata dalla collaborazione tra due ottimi strumentisti. D'Auria, con i Percussion Staff e Michel Godard, sarà tra i protagonisti anche del concerto del 24 a Boffetto e chiuderà la rassegna a Bormio il 10 agosto con i Three Spirits insieme a Nadia Braito (voce) e Stefano Dall'Ora (contrabbasso). Al termine, tutti al Rifugio Zoia in località Campo Moro per aperitivo e cena. L'evento è organizzato in collaborazione con Comune di Lanzada, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Unione dei Comuni della Valmalenco e Consorzio Turistico Sondrio Valmalenco.
Domenica l'appuntamento è alla Villa Visconti Venosta di Grosio (ore 21), in collaborazione con il Comune, per un doppio concerto. Apre la serata il quartetto del chitarrista valtellinese Antonello Iannello, con Lorenzo Blardone (pianoforte), Michele Guaglio (basso) e Ivan Romeri (batteria). Poi sarà la volta del trio del pianista Antonio Faraò, con un contrabbassista di valore come Marco Ricci e il batterista Vladimir Kostadinovic. Faraò è uno strumentista di fama internazionale dotato di una tecnica straordinaria, apprezzato da un mostro sacro come Herbie Hancock (“C'è talmente tanto calore, convinzione e grinta nel suo modo di suonare. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”) e dalle collaborazioni prestigiose, che vanno da Lee Konitz a Brandford Marsalis.
Dopo una pausa di qualche giorno, il calendario prevede il clou del festival, a partire dal 24 luglio alla Centrale Enel di Boffetto con altre quattro date consecutive da non perdere fino al 27.
Paolo Redaelli
ambriaJazz 2014