“AmbriaJazz” presenta il giovane ed eclettico pianista finlandese in quintetto. Dieci voci femminili dalla Norvegia esplorano le infinite possibilità del canto, ispirandosi al mondo della natura. Alle 18, prima dei concerti che iniziano alle 19, inaugurazione della mostra “Musica che unisce” di Michele Bordoni
Sabato 12 luglio “AmbriaJazz” rinnova la sua collaborazione con EdilBi, azienda privata che ha creduto nella rassegna fin dal 2011, ospitando il terzo dei concerti dedicati al jazz scandinavo. Si comincia presto, alle 18, con l'inaugurazione della mostra “Musica che Unisce” che Michele Bordoni, fotografo di Berbenno presente a diversi edizioni del festival, ha dedicato alla capacità unificante della musica, al di là fi ogni barriera linguistica e culturale
Salirà poi sul palco alle 19 Jussi Fredriksson, eclettico pianista, tastierista e compositore finlandese, con il suo quintetto, del quale farà parte anche il trombettista Jukka Eskola, già ospite di “AmbriaJazz” due anni fa, sempre allo spazio EdilBi. Fredriksson, classe 1980, di Turku è un talento che ha cominciato a suonare professionalmente a 15 anni, perfezionandosi alla celebre Accademia Sibelius, nota per aver formato una gran parte degli attuali talenti jazz della Finlandia. Suona in un'infinità di progetti, che vanno dal jazz tradizionale ai confini con l'elettronica e il dancefloor, ed è molto attivo anche all'interno della Federazione Finlandese del Jazz, di cui è membro del consiglio di amministrazione dal 2012. Ha condiviso il palco con alcuni dei migliori musicisti della scena jazz internazionale come Rick Margitza, Tim Hagan, Jerry Bergonzi, Ron Mc Clure, per citarne solo alcuni. La sua musica esprime una qualità cristallina come pianista, unita ad uno spirito di inventiva non comune che lo porta ad esibirsi anche come batterista e “fischiatore” nel progetto “Fredator”. È titolare di una propria etichetta musicale, la Fredriksson Music.
Musica ricca di suggestione e ricerca, che esprime un profondo contatto con la natura, quella proposta dalle Trondheim Voices, formazione norvegese tutta al femminile. Sei soliste e compositrici, parte dell'organico consueto di dieci (Siri Gjære; Sissel Vera Pettersen; Heidi Skjerve; Ingrid Lode; Mia Marlen Berg; Anita Kaassbøl) lavorano con le infinite possibilità offerte dall'improvvisazione vocale ed esplorano i confini di ciò che si può fare con la voce umana, in cerca di nuove espressioni musicali. Sono la dimostrazione di quello che accade quando la qualità unica di ogni cantante interagisce con le altre, fondendosi in un suono ed un modo di sentire collettivo.
L'evento è organizzato in collaborazione con il festival “Il Ritmo delle Città” di Milano e le ambasciate di Finlandia e Norvegia
AmbriaJazz prosegue la prossima settimana con un ricco week end. Venerdì 18 luglio il M.a. Trio del sassofonista Michele Allulli suona al Teatro Comunale di Ponte in Valtellina, mentre sabato 19 si sale a Lanzada per l'ormai tradizionale concerto all'interno della miniera La Bagnada con il duo Francesco D'Auria (percussioni) e Beppe Caruso (trombone). Domenica 20 a Villa Visconti Venosta a Grosio si esibiscono l'Antonello Iannello Quartet e l'Antonio Faraò Trio.
Paolo Redaelli
ambriaJazz 2014