I Denti della Vecchia della Valgerola, come gli omonimi Denti della Vecchia nel Canton Ticino, sono una bizzarra composizione di guglie rocciose dai profili arditi. Si sviluppano nella parte terminale dello spartiacque fra la Val Tronella (O) e la Valle di Pescegallo (E). L'altezza massima, m 2145, appartiene al dente centrale. Sulle pendici rocciose dei Denti della Vecchia, e specialmente sul versante di levante, si sviluppano numerose vie attrezzate per l'arrampicata. Il principale punto d'appoggio per i rocciatori è il rifugio Salmurano (m 1750), in località Foppe di Pescegallo, proprio all'arrivo della seggiovia.
L'itinerario di oggi prevede l'ascensione al più alto dei Denti della Vecchia, quindi un tour nella zona circostante con visita al Rifugio Benigni e al lago dei Piazzotti.
Dal parcheggio degli impianti di sci di Pescegallo si segue la strada sterrata che risale la valle di Pescegallo. Affiancando la seggiovia o sfruttando il sentiero diretto, in circa 30 minuti si raggiunge il “Pianone”, la conca pascoliva delimitata dal Munt de Sura (m 2269) a E, dal Passo Salmurano a S, dalla Cresta di Pescegallo e dagli stessi Denti della Vecchia a O.
Siamo sul lato orografico sx della valle di Pescegallo. Il rifugio Salmurano è ben visibile a E, sul versante opposto. Qui il sentiero si divide: proseguendo verso S si raggiungerebbe il Passo di Salmurano, mentre noi andiamo a destra (O) verso le ripide pareti dei Denti della Vecchia. Oltrepassiamo alcuni paravalanghe e, seguendo i segnavia, raggiungiamo il pannello informativo con le descrizioni delle vie attrezzate.
Seguitiamo lungo la traccia. Contorniamo da N a S i contrafforti del versante orientale dei Denti della Vecchia, quindi risaliamo una ripida scarpata erbosa che ci porta alla piccola bocchetta a S del dente principale. Oltre la finestra precipita la Val Tronella, ma di qui non si scende di certo! Sfruttando una cengia orizzontale aggiriamo a E (dx) la prima prominenza rocciosa a N dell'intaglio, quindi, arrampicandoci su una breve paretina rocciosa (20 m, passi di III), riguadagniamo il filo e, vinto un ultimo breve camino, usciamo sulla vetta principale (m 2145, ore 1:30).
Per la via di salita ci abbassiamo fino al bivio Passo di Salmurano - Denti della Vecchia. Svoltiamo a dx e risaliamo da N a S tutta la valle fino a raggiungere la bocchetta di Salmurano (m 2017, ore 0:45).
La via più battuta per il rifugio Benigni si sviluppa in Val Brembana. Dal passo il sentiero s'abbassa, quindi pianeggia in direzione SO fino ad un ultimo canalone che può essere facilmente risalito a “quattro zampe”. Noi, invece, scegliamo la "direttissima" e ci avventuriamo sulla cresta che dal passo sale in direzione O. La traccia segue dapprima il filo, poi s'inerpica su un ripido canalino. Si riesce in un tratto dalle pendenze ancora sostenute, infine lo spartiacque spiana e porta alla rosa delle cime installata pochi metri sopra il rifugio Benigni (m 2222, ore 0:40). Il tutto in meno di 20 minuti!
Il sentiero prosegue verso la Cima Piazzotti e la valle di Trona, ma noi prendiamo la deviazione che s'abbassa a N nella valle di Tornella. Lungo la discesa possiamo ammirare il versante O dei Denti della Vecchia e, sul lato opposto della valle, l'affascinante Pizzo Mezzaluna (m 2373), il Pizzo di Tronella e il Pizzo del Mezzodì (m 2110).
All'altezza della piccola diga di Tronella incrociamo il sentiero pianeggiante che unisce il lago di Trona al lago di Pescegallo. Proseguiamo comunque verso il fondovalle fino ad incrociare, all'altezza della Casera di Tronella, un sentiero equivalente al precedente. Lo seguiamo in direzione E e, nel giro di 10 minuti, siamo alla macchina (Rifugio Benigni - Pescegallo, ore 1:20). (9 settembre 2006)