«Io la vedo così: Renzi sta cercando di imporre alle istituzioni europee la necessità di una visione del mondo e del futuro. E ne ha titolo pieno. L'Italia con Monti, grazie anche alla più coraggiosa riforma delle pensioni d'Europa, si è svincolata dal dilemma lassismo/rigore con un'azione potente, vera. Per questo dolorosa, ma per questo portatrice di buoni frutti sui mercati evidenti a tutti». Lo ha detto a Radio Radicale (Qui per ascoltare l'intervista) Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri.
«Oggi non chiediamo licenza per nuovo debito e men che meno che altri ripaghino quello accumulato. In alcune cancellerie e alcuni banchieri centrali» ha sottolineato Della Vedova «preferiscono prendersela con una vecchia caricatura dell'Italia che non corrisponde più nemmeno lontanamente alla realtà».
«Una visione sana del futuro dell'Europa» ha aggiunto «implica invece la condivisione degli obiettivi virtuosi e non la mistica delle punizioni per i peccati passati. Chi è in buona fede sa che il governo Renzi non chiede di tornare alle politiche sbagliate sui conti, ma solo, rimanendo entro i parametri sul deficit strutturale, di avere il tempo per tornare alla crescita con riforme radicali i cui effetti non sono certo istantanei: questo s'intende per flessibilità».
«L'impegno del governo, questo sì, deve essere di fare riforme vere e quindi anche politicamente difficili, a partire da quella sul lavoro che resta centrale, quella sulla giustizia, ma anche» ha concluso Della Vedova «da una ripresa dei dossier liberalizzazioni».