12 Giugno 2014
12 giugno 2014: oggi è il compleanno di Anne Frank (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, marzo 1945). Lo ricordo con la mia poesia “Il Diario di Anne Frank”, dalla raccolta Dichiarazione (Edizioni Il Foglio, 2013). (Roberto Malini)
Il Diario di Anne Frank
L'asimmetria barionica
dice che nel nostro universo
materia e antimateria
non sono presenti nella stessa misura,
ma anzi, la seconda è quasi assente.
Dove si annida l'antimateria?
Quando si manifesta?
Solo gli astri lo sanno
e tremano,
perché l'antimateria
è la fine di tutto.
Arrivarono. Arrivano sempre.
Echi di fuoco le loro voci,
vento di vetro i loro sguardi.
Entrarono in casa vostra
con regolare mandato
timbrato in nero, firmato
dall'autorità competente.
Algidi, ineluttabili, metodici
come macchine d'ombra
perquisirono dappertutto
seguendo una sola direttiva:
l’obbedienza
ai superiori, alle vigenti leggi.
Furono persino gentili,
quando seppero
che tuo padre era stato ufficiale
dell'esercito tedesco
durante la Prima guerra mondiale
ed era stato decorato
con la croce di ferro.
Non vi era nulla di perverso in loro,
non sembravano aguzzini,
ma coscienziosi tutori
dell'ordine costituito,
solerti difensori della giustizia
e della legalità.
Arrivarono. Arrivano sempre.
Per distruggere la tua vita con un timbro,
per macellare la tua famiglia con una firma,
per cercare nell’innocenza
i segni della condanna.
Arrivarono. Arrivano sempre.
Per dare il tuo nome a una stella
del loro universo negativo,
per segnare il tuo corpo con un numero
della loro aritmetica di scempio.
Un numero e una stella,
così che i loro simili,
così che i loro complici
potessero riconoscerti
e nel momento sancito dall'odio
gettarti nel fango dell’ingiuria,
avvelenarti con i bacilli del pregiudizio
e infine cancellarti dal mondo,
disperdendo le tracce
della tua esistenza
come polvere nel vento.
L'asimmetria barionica
è un disequilibrio
dell'universo primordiale
e potrebbe spiegarsi
con la presenza
fra le galassie
della materia oscura.
Arrivarono. Arrivano sempre.
Li aspettavi.
Quando entrarono
nel tuo piccolo mondo
li seguivi con gli occhi
mentre con precisione,
in ossequio agli ordini,
secondo la prassi,
distruggevano ogni cosa
che amavi.
Potevi solo assistere
alla fine della speranza,
sapendo che nessuna giustizia,
nessuna umanità
ti avrebbero aiutata.
Era come se Dio e la Verità
fossero morti,
sostituiti dai protocolli.
Potevi solo assistere
al sacrificio del bene
e pregare che almeno non vedessero
i tuoi taccuini caduti a terra,
le tue parole rivolte agli uomini
di domani.
Se Dio era ancora vivo,
se Dio vegliava ancora su di te,
il tuo diario sarebbe diventato invisibile
per qualche istante,
sfuggendo all’ispezione.
E quando i poliziotti fossero usciti
con voi dall'alloggio segreto
in Prinsengracht 263,¹
ecco che i tuoi quaderni
avrebbero iniziato a raccontare
alla gente del futuro
la storia di Anne Frank,
che era nata in Germania,
aveva vissuto ad Amsterdam,
aveva amato e coltivato i suoi sogni
dietro una porta nascosta
e infine, quando aveva quindici anni,
era stata tradita e portata via,
con la sua famiglia,
verso Westerbork² e i campi di morte.
L'asimmetria barionica
rivela che l'universo
protegge la materia
dall'antimateria.
La Gestapo non vide i tuoi quaderni
e se oggi l’uomo
ha una speranza di redenzione,
è perché nella biblioteca del suo spirito
accanto a una copia di Mein Kampf
ce n’è una del Diario di Anne Frank.
¹ È l’indirizzo dell’alloggio segreto di Amsterdam dove Anne Frank e la sua famiglia si nascosero, insieme ai Van Pels e a Fritz Pfeffer, per più di due anni.
² Westerbork era un campo di concentramento e di transito che si trovava nel nordest dei Paesi Bassi, in località Hooghalen. Nel periodo fra luglio 1942 e settembre 1944 partirono dal campo 93 convogli diretti ad Auschwitz e Sobibór, trasportando circa 107 mila prigionieri, di cui solo 5.200 sopravvissero. |