Bernardini: “Consiglio d'Europa proroga di un anno la tortura dei carcerati in Italia e il Governo sta per quantificarne il prezzo”
Quinta manifestazione, con gazebo e corteo, convocata per sabato 7 giugno, a partire dalle 9 in piazzale Bertacchi a Sondrio: continuano le iniziative di Radicali Sondrio e dell'Associazione Avanti Diritto riguardanti la gestione del “fallimento Gianoncelli” da parte del Tribunale di Sondrio. L'obiettivo resta quello di ottenere risposte chiare a quanto ripetutamente documentato in interrogazioni parlamentari e segnalazioni che sono state inviate al Ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura, circa le violazioni della legge fallimentare, l'inapplicazione di sentenze passate in giudicato, la condanna ad astronomiche spese giudiziarie come forma di dissuasione per eventuali ricorsi, le possibili incompatibilità di giudici e avvocati, l’archiviazione di scomode denunce rimaste a tutt’oggi senza esito.
Come in precedenza, saranno raccolte le firme dei cittadini in difesa della libertà di stampa in calce ad un appello di solidarietà al giornale 'l Gazetin così come verrà ribadita la necessità dell'amnistia principale e immediato strumento per interrompere la tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri, nonostante l'anno di proroga concesso oggi dall'Europa al nostro Paese per dare applicazione alla sentenza pilota Torreggiani.
In proposito, Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, ha dichiarato:
«Fa inorridire il giudizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: “significativi risultati”, quasi si possa stabilire una gradazione della tortura, dei trattamenti inumani e degradanti. Hanno accettato “il gioco dei tre metri” dei “treccartari” italiani, in primis il Presidente del Consiglio Matteo Renzi del quale abbiamo chiesto le dimissioni; tre metri quadri a disposizione di ogni detenuto, calcolati chissà come e ottenuti violando altri diritti umani come la deportazione di migliaia di reclusi in istituti lontani centinaia di chilometri dalla propria famiglia.
Secondo la Corte Costituzionale italiana devono OBBLIGATORIAMENTE cessare gli effetti normativi lesivi della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo: per questo avrebbero dovuto adoperarsi i poteri dello Stato. Sono cessate queste violazioni? Noi siamo convinti di no, e lo abbiamo documentato con il dossier che abbiamo inviato proprio al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Condizioni igieniche disastrose, mancanza di cure anche per malati con patologie gravissime, attività trattamentali di lavoro e studio praticamente inesistenti, sofferenze indicibili per i tossicodipendenti e per coloro che essendo troppo lontani non possono più vedere figli, coniugi o genitori: gli atti di autolesionismo, le morti e i suicidi sono l’indice di questo sconforto che spesso arriva alla disperazione.
Il Governo sta per varare un decreto legge “in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali”: vedremo quale sarà il “prezzo della tortura” e della vergogna dell’Italia.
Come Radicali, proseguiamo la nostra lotta per l’amnistia e l’indulto subito! forti dell’attualissima sentenza Torreggiani della Corte EDU e del Messaggio del Presidente Napolitano: ci vuol pure qualcuno che, come Marco Pannella, sappia scorgere e denunciare con forza i segni del degrado democratico che porta con sé i crimini che si credevano debellati già nel secolo scorso».
Gianfranco Camero
p. Radicali Sondrio
»» Il testo della decisione assunta dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa (radiocarcere, 5 giugno 2014)