Poiché ho il computer bloccato che non riceve più nulla dal 27 maggio, lascio per intanto stare tutto, chiedendo scusa a chi attende una risposta, e parlo delle ultime vicende a partire dalla assai ben riuscita iniziativa del 1° giugno a Roma, alla Casa internazionale delle Donne, promossa dall'Udi, dalla Casa stessa ecc., intitolata alle Donne che hanno preso parte alla Resistenza come Gruppi di Difesa delle Donne (GDD), o come staffette, o partigiane, antifasciste ecc. ecc.
Ma invece di fare una cronaca della giornata, che già è apparsa da varie parti compresa la tv e Facebook, dico quello che a me è parso il maggior guadagno politico della giornata, cioè Laura Boldrini.
Intanto Laura aveva promesso che sarebbe venuta ed è venuta, il che quando si tratta di autorità istituzionali non è davvero detto. Si è fermata per tutta la durata della faccenda, vi ha preso parte con vivacità attenzione intelligenza passione, senza lasciar cadere una battuta, ignorare una sollecitazione: bravissima, simpatica, una rarità.
Tanto che quando alla fine una tra noi partigiane ha detto: “Ma tu sei la nostra staffetta!” abbiamo tutte annuito e lei si è mostrata felice e partecipe della nostra gioia. Sicché uno dei massimi frutti della giornata è che adesso abbiamo anche una staffetta importante autorevole capace: che volete di più dalla vita politica oggi?
Davvero solo di dirle: “Cara, e adesso che sei la nostra staffetta, pedala! noi tifiamo tutte per te!”
Che bellezza!
Lidia Menapace