L’Arvangia è un’Associazione di promozione culturale costituitasi con atto notarile ad Alba il 4 febbraio 1987. Tra i fondatori, oltre a personaggi conosciuti come Oscar Barile, Luis Cabases, Massimo Corrado e Giancarlo Montaldo, quattro Presidi (Luigi Alessandria, Donato Bosca, Livio Margiaria ed Enrico Viberti) convinti che il territorio di Langa, Monferrato e Roero avesse diritto a una cultura di tradizione illuminata a giorno.
Per venti anni sul territorio di Langa, Monferrato e Roero centinaia di persone, nel nome dell’Arvangia, hanno scritto, cantato, fatto festa, assegnato premi, parlato di libri, di paesaggio, di solidarietà, hanno viaggiato, sono andate a scoprire le località più isolate, hanno ridato slancio e vigore a manifestazioni rimaste silenziose, ne hanno inventate di nuove. Come hanno influito nel rendere turismo e cultura strumenti di sviluppo quindici edizioni del premio “Case di pietra. Le case della terra” per i restauri conservativi, quindici borse di studio “Nidi di rondine” per figli o nipoti di emigranti piemontesi, dodici edizioni del premio “Carmelina Brovia” che valorizza Pro Loco, Compagnie Teatrali, Biblioteche, Scuole, dieci edizioni della Festa delle Lune che ha reso cavalieri persone che vivono la cultura senza stare sotto i riflettori, cinque edizioni del Concorso “Il libro che cammina”, centinaia di incontri nei paesi a presentare libri, raccontare storie in lingua piemontese, cantare e recitare? E le cinquemila copie dei periodici Lunario di Scrittura e Sinio che quattro volte l’anno vengono preparate, stampate, spedite per entrare gratis in migliaia di case? Attraverso quali esperienze i beni culturali presi sotto tutela dall’Arvangia (masche, emigranti, dimore contadine, lingua piemontese, itinerari paesaggistici, memorie del mondo contadino) sono diventati risorse condivise che oggi tutti concorrono a valorizzare? Come può l’Associazione rinnovarsi e andare incontro al futuro con fiducia, trovando il modo di sostituire figure indimenticabili come il cantautore lamorrese Angelo Manzone, l’architetto astigiano Gigi Gerbi, ideatore del premio “Case di pietra”, il preside albere Enrico Viberti e il ragionier Sergio Gorzegno di Carignano, prematuramente scomparsi? Con quali giovani e a quali condizioni l’Associazione della Rivincita può reggere la sfida dell’inevitabile invecchiamento del suo gruppo dirigente?
Tutte domande di sostanza alle quali sarà possibile cercare una risposta nella riunione convocata per lunedì 23 ottobre, ore 17, presso il Liceo Classico Govone in via Teobaldo Calissano, 8 ad Alba. Si tratta di un Consiglio Direttivo allargato al quale sono invitate tutte le persone che dispongono di tempo libero, idee, proposte e che desiderano impegnarsi nell’organizzazione di attività culturali collaborando con l’Associazione.
Per informazioni in merito all’incontro è possibile telefonare al numero di cell. 338-1761673 o inviare una mail all’indirizzo info@casamemorie.it.
Nell’occasione dell’incontro verrà presentato il volume La cultura nascosta. Conoscerla per raccontarla, edizioni Araba Fenice che in 170 pagine, con copertina plastificata a colori, decine di gallerie fotografiche, e un fil rouge che collega momenti, giorni, luoghi, situazioni, esperienze, personaggi documenta il cammino di volontariato culturale giunto al traguardo dei primi venti anni.
Monica Pio