Sull’isola del silenzio
ci sono alberi a cui volano angeli
ombre che credevamo dissolte
stelle marine sfuggite
alle galassie del tempo
sublimi pleniluni.
Nubi rosate leggere
danzano col vento
sull’isola del silenzio.
Acque e rose cantano i giardini
al ritmo spezzato di un tempo
che lega all’oggi
il dolore di ieri.
Là dove sbatte l’onda
e come vetro si frantuma il grido
sulla bianca spiaggia
muoiono tramonti dolorosi
vinta sulla bocca
ricade ogni domanda.
Lenta dilata la quiete
preludio d’arcano silenzio:
penetra l’anima
la soggioga.
Giuseppina Rando