| Biagio Cepollaro |
19 Ottobre 2006
Con il blog di Cepollaro incontriamo un tema attualissimo fra i bloggers di poesia, ossia il rapporto, per nulla pacifico, fra pubblicazione e commento, fra lettura e scrittura. La risposta dell’autore è chiara: per scrivere ci vuole concentrazione e silenzio, la mente attenta ad una tradizione che esiste (e che va riscoperta), ma anche disposta ad ascoltare il presente. La stessa linea segue Gianfranco Fabbri, sia pure con un piglio più cordiale, più disposto a compromettersi con i lettori: due caratteri differenti, la stessa passione per la poesia.
La poesia di Biagio Cepollaro
www.cepollaro.it
Considerato un modello di organizzazione in rete, il sito di Cepollaro è un vero e proprio archivio in progress, che raccoglie «documenti e testimonianze di vent’anni di lavoro: scrittura, incroci di situazioni, momenti di riflessione teorica e critica, festivals internazionali, l’avventura del Gruppo 93, momenti di raccoglimento [...] registrazioni di ‘letture’, foto, immagini, filmati» nonché Poesia da fare www.cepollaro.splinder.com uno dei più ‘antichi’ blog di poesia italiani: il primo post (2 giugno 2003) ribadisce una peculiarità che sarà mantenuta negli anni, ossia l’inessenzialità del commento ai testi perché, a suo dire, le poesie che contano hanno il potere di inibire «il futile vocìo di cui si alimenta insensatamente la discussione letteraria e non». Lo stesso concetto lo ribadirà tre anni dopo, sottolineando l’importanza della lettura, così da non nutrire «l’ipertrofia dei flussi comunicativi e la natura sempre più ‘nervosa’ del pensiero». In poche parole, e con garbo, Cepollaro tiene fuori dalla porta il cicaleccio mass-mediatico e la sterile polemica, scrivendo brevissimi saggi sul far poesia e recensendo libri appena usciti (spesso dell’editoria minore, ma non per questo meno validi). Di particolare pregio è l’iniziativa Poesia italiana e-book che conta 6 ristampe di volumi introvabili, fra i quali Poema & Oggetto di Giulia Niccolai e Pseudobaudelaire di Corrado Costa, e una ventina di inediti di valenti autori contemporanei.
La costruzione del verso & altre cose
www.frucco.splinder.com
Nato il 30 dicembre del 2003, questo blog è cresciuto con il suo blogger, il poeta e critico «toscano d’origine e romagnolo d’adozione» Gianfranco Fabbri. In principio, poesia, cronaca e cinematografia dantan (recuperate da vecchi Corriere della Sera) convivevano armonicamente, soddisfando il fine palato di pochi amici: «Fu, per circa un anno, un'esperienza molto avvincente, per me. Intanto i lettori aumentavano (da una media giornaliera di 5-6 visitatori, passai alle 20-25 unità». L’idea vincente è stata quella di aprire, dal febbraio all’agosto 2006, una «bacheca dei poeti giovani e/o esordienti», che ha visto la presenza di 31 autori italiani di sicuro valore e l’incremento dei visitatori, fino a raggiungere il centinaio giornaliero. Ciascuno di essi è stato presentato dallo stesso Fabbri ed ha visto, nei commenti, una intensa partecipazione, molto utile alla comprensione delle ragioni testuali e contestuali del fare poesia. «La rassegna dei poeti emergenti – ci spiega Gianfranco – è stata appassionante e ha messo alla prova le mie capacità organizzative. Per il futuro immediato tornerò alla consueta recensione di libri, dividendo questa attività con FuoriCasa.Poesia» (ospitato da Tellusfolio nella precedente rubrica). La bellezza di questo blog sta anche nella cortesia con cui vengono trattati gli ospiti, alla quale talvolta succede – di rado, invero – la giusta veemenza paladina con cui Fabbri risponde agli interventi fuori luogo o offensivi.
Stefano Guglielmin
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