Dove finirà l’istintiva mia voglia di vivere
e la sua innata fiducia di sopravvivere?
Non è una domanda fasulla
per chi rifiuta l’assurdo del “nulla”
come oggetto di brama dell’umana natura.
Ma ci sarà una risposta per tutti
belli e brutti, fortunati e scarognati,
di ieri, di oggi e di domani?
Giustificando la vita,
la Pasqua racconta il suo sì.
Carlo Pini
CANTO D’APRILE
Sollevo lo sguardo alla Croce.
Il tuo volto di padre
-rosso e azzurro-
s’accende nella mente e nel cuore
come un paesaggio d’aprile
all’infuocare d’un temporale.
Un dolce canto
sale dal tuo giardino Santo
-ricordo e passione-
in questa Pasqua
priva di consolazione
l’unica speranza
è quella di Resurrezione.
Paola Mara De Maestri