In Parlamento si rafforza la possibilità di una legge sulla eutanasia o almeno di un serio dibattito sulle scelte di fine vita: Gianni Cuperlo e Pippo Civati (PD), Nicola Morra (5 Stelle) e Giancarlo Galan (Forza Italia) rispondono positivamente a Carlo Troilo, che in una lettera aperta a L’Espresso aveva criticato gli antagonisti di Renzi nel PD, i più progressisti fra i 5 Stelle e i “laici” del cento destra per non aver preso posizione a favore di un dibattito parlamentare sulla proposta di legge di iniziativa popolare della Associazione Luca Coscioni sulla eutanasia dopo l’appello del Presidente Napolitano.
Ecco alcune delle loro dichirazioni:
«Io» rivendica Civati «l’argomento l’avevo affrontato in lungo e in largo da candidato alle primarie (...). E adesso è chiaro che con le larghe intese un tema così non si riesce ad affrontare». Cuperlo è meno rassegnato e prova ad aprire una strada: «Sono convinto che una legge saggia sul fine vita sia una necessità e un obbligo. Ma credo anche che questo Parlamento sia in condizione di farla: le grandi conquiste civili si sono fatte e si possono fare con maggioranze trasversali rispetto a quelle che reggono il governo. Penso per esempio ai 5 Stelle». Proprio dai 5 Stelle arriva la risposta del senatore Nicola Morra (foto): «Disponibilissimi a parlare di fine vita». E aggiunge: «Su questioni etiche il movimento ci tiene a consultare la base, ma esiste comunque la libertà di coscienza, e non escludo si possa intraprendere un percorso di questo tipo: non è la primissima cosa da fare, ma sul fine vita ci potrebbero essere maggioranze trasversali». Disponibile il senatore forzista Giancarlo Galan, iscritto all'Associazione Luca Coscioni: «Speranza di avere una legge ce n’è poca, almeno nell’immediato: ma ci impegneremo per portare all’ordine del giorno questo tema».
Ai parlamentari interpellati da L’Espresso risponde Carlo Troilo: «Dopo le aperture – chi nel merito, chi nel metodo – arrivate dal Presidente della Camera Laura Boldrini, dei Presidenti delle Commissioni competenti di Camera e Senato, Pierpaolo Vargiu (Scelta Civica) ed Emilia De Biase (PD), del Vice presidente della Camera Luigi Di Maio (5 Stelle) e del capogruppo PD al Senato Luigi Zanda e di Sel alla Camera Gennario Migliore, oltre a Parlamentari come Luigi Manconi e Francesco Palermo, queste nuove ed autorevoli prese di posizione ci fanno sperare che i Parlamentari sapranno far prevalere le loro convinzioni – che sono in sintonia con quelle del 58% degli italiani (Eurispes) favorevoli alla eutanasia – sulla disciplina di partito».
«Dovrebbero trasformare le posizioni in lotta politica» aggiunge Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e promotore della proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale, «in particolare chiedendo la calendarizzazione della nostra legge popolare. Basta un Gruppo politico per farlo, e poi ci batteremo per un vero dibattito. Sono d'accordo con Gianni Cuperlo: il Parlamento è in condizione di fare la legge. Spero che anche Civati se ne convinca invece di rassegnarsi».
Valentina Stella