Il Caligola riflesso
Opera drammatica in due atti
Edizioni Controluce, 2013
Libretto di Maria Lanciotti
Drammaturgia di Christine Hamp
Opera d’ispirazione classica, creata per il pubblico contemporaneo
«Trovare la mia faccia/ fra tanti specchi infranti, questo forse il più grande assillo che tormentava il terzo imperatore di Roma – Gaio Giulio Cesare, detto “Caligola” – che la tradizione storica e la finzione poetica ci hanno tramandato come figura tra le più crudeli e visionarie. L’intento dell’autrice de Il Caligola riflesso appare quello di ribaltare tale concezione per ricercare, oltre l’immagine comunemente accettata, quei tratti semplicemente umani che sembrano voler essere negati a ogni detentore del potere, specialmente se assoluto.
Figlio del suo tempo, tra i più violenti e osceni della storia romana, vittima perseguitata e a sua volta persecutore feroce, unico sopravvissuto alla catena di delitti che stermina la sua famiglia, erede legittimo di un impero diviso in caste che dal basso lo osanna e dall’alto mira concretamente ad eliminarlo, volendo cancellarne finanche la memoria, Caligola rappresenta il Potere stesso – con tutte le degenerazioni che ne derivano quando non poggia su solide basi di equità e giustizia – ma anche il “re nudo” che sotto il manto e la corona e lo scettro è il più solo tra gli uomini, il più inquieto e impaurito. Queste ed altre riflessioni affiorano dal contenuto dell’opera, che si mantiene sul filo di una certa logica introspettiva senza mai farsi giudicante e analitica, prediligendo dar spazio ad una stimolante poetica d’indagine». (dalla Introduzione)