Firenze – Sono già in vigore le nuove norme per chi deve rinnovare la patente di guida e, in effetti, si tratta di procedure che sveltiscono il tutto. C'è un aspetto che però proprio non ci torna, ed è perché dobbiamo regalare il nostro tempo e i nostri soldi anche alle Poste: alla varia documentazione va allegata anche la ricevuta del versamento di 16 euro effettuato con bollettino postale sul c/c n. 4028 intestato a “Dipartimento Trasporti Terrestri – imposta di bollo” (in sostituzione della marca da bollo prima richiesta); quindi dobbiamo fare la coda ad uno sportello postale e pagare 1,30 euro per il versamento... e le Poste in questo modo si vedono fare un regalo di una decina di milioni ogni anno. Stiamo parlando di quelle Poste (spa privata anche se il capitale è pubblico) che quando dobbiamo andare in un loro ufficio per pagare qualcosa, come minimo ci passiamo un'ora del nostro tempo in coda; quelle Poste che, visto che ci sono centinaia di miliardi di risparmio postale, in questi anni hanno fatto sì che questo risparmio avesse un rendimento inferiore rispetto a quello che avrebbe dovuto avere e hanno trasformato la differenza in ricavi per le Poste stesse vendendo prodotti finanziari schifezze, approfittando della scarsa conoscenza in merito dei loro clienti; quelle Poste che, al di là di concentrarsi per il miglioramento del servizio postale universale, sono una società finanziaria multiservizi con l'unico intento di raccattare capitali sul mercato; quelle Poste che poi “investono” i propri soldi per salvare il carrozzone mangiasoldi di Alitalia.
Ma per quale motivo dobbiamo essere obbligati anche a regalare soldi alle Poste per il rinnovo della patente?... La domanda è ovviamente pleonastica.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc