«Costano troppo, meglio gli Eurofighter: il Pd vuol dimezzare l'acquisto degli F35». Repubblica esagera con il titolo, però la notizia è una bomba (absit iniuria verbis).
Come molti di noi si auguravano (e come avevo scritto qui, poche ore fa), nel Pd cresce la consapevolezza (era ora) che l'investimento per gli F-35 fosse eccessivo, sproporzionato e non congruente con il momento di crisi che stiamo attraversando.
Lo dice molto bene il collega Carlo Galli, nell'articolo, che parla di un risparmio di un miliardo all'anno. Lo chiedevano alcuni circoli milanesi, che hanno presentato la richiesta per una consultazione interna del Pd, che avevamo immediatamente sostenuto (piccolo particolare: non c'è il regolamento per svolgere i referendum previsti dallo Statuto, e ho chiesto per l'ennesima volta di prendere in considerazione quello che avevamo elaborato due anni fa). Lo pensano quasi tutti, e molti di noi lo hanno ripetuto a Presa diretta, la cui prossima puntata è dedicata proprio a questo argomento (con buona pace – è proprio il caso di dirlo – per il ministro della Difesa attualmente in carica, che com'è noto è entusiasta degli F-35).
Vi chiedo perciò di fare girare questa informazione-possibilità: sollecitiamo una presa di posizione politica che accompagni il lavoro della Commissione Difesa, che dovrebbe tra poco presentare la propria indagine conoscitiva.
Un bel tema per il patto per il governo e per il lavoro parlamentare. Inutile ricordare che in Parlamento, se solo il Pd volesse, c'è una grande maggioranza che potrebbe andare in questa direzione.
Pippo Civati
(da [Civati], 1° febbraio 2014)