Due splendide interpreti – Monica Faggiani (Lillian) e Cinzia Spanò (Julia) – per una pièce che, oltre a rappresentare il manifesto di quello che può essere l'amicizia fra donne, si rivela di grande interesse storico, giacché la vicenda si svolge in uno dei periodi più drammatici della nostra era, negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, e proprio nel cuore della Germania nazista, a Berlino.
Lillian e Julia s'incontrano in una taverna, sono anni che non si vedono: Lillian, di transito per Berlino e diretta a Mosca, ebrea, scrittrice, un amore importante con Dashiell Hammett, ha portato di nascosto all'amica, ricca e idealista, molti soldi che serviranno alla causa della liberazione di un gruppo di prigionieri del regime. Nel breve lasso di tempo dell'incontro si svilupperà il dialogo delle due amiche, fra recriminazioni, ricordi, dolori, speranze, analisi socio-politiche e bilanci esistenziali. Un'amicizia che si confonde con l'amore, in un vincolo più forte del sangue. Eppure le strade si separeranno e ciascuna andrà incontro al proprio destino (tragico quello di Lillian, che sarà scoperta e uccisa dal bieco potere nazista).
Io e Julia di Patricia Conti e per la regia di Massimo Navone, liberamente ispirato a Pentimento della drammaturga e autrice Lillian Hellman (1905-1984), sarà in scena sino al 25 gennaio al Teatro Libero (via Savona 10, Milano). Spoglia e suggestiva la scenografia.
La Hellman è sempre stata una scrittrice impegnata anche nei duri anni, negli Stati Uniti d'America, del maccartismo in cui sia lei che Dashiell ebbero a soffrire pesantemente. Una storia vera, quella di Io e Julia, che ha ispirato anche il film Julia (1977, regista Fred Zinneman), con Jane Fonda (la Hellman) e Vanessa Redgrave (Julia). Una pellicola che a suo tempo ha raccolto una discreta messe di Premi Oscar: miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista e migliore sceneggiatura non originale. L'ambientazione teatrale giova alla storia, “complici” le magnifiche interpretazioni della Faggiani e della Spanò, forti ma mai sopra le righe, rabbia e nostalgia in una meravigliosa e riuscita mistura. Arte, senza sterili virtuosismi, e sentimento, senza retorica.
Sabato 25 gennaio, alle ore 16:30, verrà anche proiettato al Teatro Libero, con introduzione critica di Mino Manni, il film Julia. L’appuntamento è a ingresso libero.
Orario spettacoli: tutti i giorni sino a sabato 25, ore 21
Info e prenotazioni: tel. 02 8323126, biglietteria@teatrolibero.it
Alberto Figliolia