Lo scorso 25 dicembre si è tenuta a Roma la Terza marcia per l'Amnistia, la Giustizia e la Libertà. All'appuntamento, fortemente voluto da Marco Pannella, hanno partecipato in centinaia: un corteo pacifico di cittadini, militanti, associazioni che si è snodato per il centro della città, da San Pietro a Palazzo Chigi.
Era possibile aderire all'evento anche sul sito del Partito radicale (www.radicalparty.org). L'ha fatto, ad esempio, Francesco Racchetti, Garante dei detenuti nella provincia di Sondrio (foto). Ecco il testo del messaggio che ha accompagnato il suo appoggio:
«Cari amici, purtroppo la distanza e gli impegni già assunti non mi permettono di essere fisicamente presente a questa importante iniziativa. Il mio attuale ruolo di garante e la precedente esperienza come volontario mi danno l'assoluta convinzione che l'enorme intrico di contraddizioni, illegalità (la sostanziale non applicazione dell'Ordinamento del 1975 e del Regolamento del 2000) e disinteresse di gran parte della società ed ancor più della politica rendono, per la stragrande maggioranza dei detenuti, la permanenza in carcere un passaggio assolutamente negativo e fortemente distruttivo della loro – per lo più già fragile – personalità, che lungi dal favorirne il recupero e prepararne il reinserimento ne determina una sempre più radicale e spesso definitiva emarginazione. Per non parlare della distruzione dei rapporti familiari e della violazione dei diritti di figli e compagni. Tutto questo, mentre schiaccia ed umilia le persone, aumenta l'insicurezza e rende sempre più problematica la nostra convivenza». Francesco Racchetti
@RadicaliSondrio