Wunderkammer, la Camera delle meraviglie, un gabinetto dov'era possibile reperire il sorprendente, lo strano, l'inconsueto della natura, quindi naturalia, ma anche artificialia, ossia manufatti di rara preziosità e originalità. La Wunderkammer, termine di lingua tedesca, affonda le sue radici nel medioevo e si diffonde soprattutto dal XV al XVIII secolo, fra barocco e illuminismo, fra “morbosità” e curiosità scientifica ante litteram, una sorta di museo per mostrare (da dove origina la parola “mostro”?).
E il cinema non può essere a sua volta una Wunderkammer, un contenitore di meraviglie? Sì, lanterna magica e Wunderkammer, fra sogno e realtà, fra immaginazione, quotidianità e proiezioni altrove. Dal 5 gennaio al 6 febbraio la Fondazione Cineteca Italiana, in convenzione con il Museo Poldi Pezzoli e in collaborazione con Gallerie d’Italia, valorizzerà ulteriormente l’esposizione Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi organizzando una rassegna cinematografica a tema presso lo Spazio Oberdan e il MIC (Museo Interattivo del Cinema) di Milano.
«La Cineteca di Milano ha scelto così di interpretare il tema seguendo due anime della Wunderkammer, una che si orienta nel fantastico e sconfina nella magia, nella sorpresa, l’altra legata all’aspetto più meccanico, a quell'orwelliana visione del rapporto uomo-macchina che riproduce la meraviglia del ricreare la realtà, la cui massima espressione è l’automa»... Il primo filone sarà esplorato allo Spazio Oberdan con titoli quali Parnassus-L’uomo che voleva ingannare il Diavolo del grande Terry Gilliam, «strabiliante inventore di immagini. Il film è un inno alla fantasia che Gilliam inonda con il suo cinema eccessivo ed estremo, ironico e colorato», oppure Mood Indigo-La schiuma dei giorni, «fiaba surreale che solo tramite il talento visionario di Michel Gondry avrebbe potuto trovare una degna trasposizione cinematografica».
Il MIC ospiterà invece il ciclo che indagherà il “Fascino degli automi”, alternandosi in esso capolavori come Metropolis di Fritz Lang, «che con i suoi congegni retro-futuribili sarà uno degli autori con la più straordinaria capacità visionaria», o il cult movie Blade Runner di Ridley Scott e Hugo Cabret di Martin Scorsese, «una meraviglia per gli occhi con un cuore meccanico».
Da segnalare, inoltre, che per tutta la durata della rassegna sarà eccezionalmente esposto al MIC l’automa presente nel film La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, un «pluripremiato capolavoro che sembra un gioco di specchi sul cinema, sul confine tra arte e vita, tra vero e falso, verità ed artificio, e ben si inserisce la meravigliosa riproduzione dell'automa che dovrà, insieme ai personaggi, fare i conti con il rapporto tra la realtà e la sua riproduzione».
Alberto Figliolia
Speciale promozione: i possessori del biglietto della mostra Wunderkammer. Arte, natura, Meraviglia ieri e oggi potranno accedere alle proiezioni della rassegna Wunderkammer e Cinema presso Spazio Oberdan al prezzo ridotto di € 5,50 invece di € 7, e presso il MIC al prezzo ridotto di € 3 invece di € 5. Viceversa, i possessori di Cinetessera 2014 potranno accedere alla mostra al prezzo scontato di € 6 invece di € 9.
Modalità d'ingresso Spazio Oberdan: biglietto d’ingresso, intero € 7; ridotto per possessori di Cinetessera o con il biglietto della mostra Wunderkammer. Arte, natura, Meraviglia ieri e oggi € 5,50.
Modalità d'ingresso al MIC: biglietto d’ingresso, intero € 5,00; ridotto per possessori di Cinetessera o con il biglietto della mostra Wunderkammer. Arte, natura, Meraviglia ieri e oggi € 3.
Programma Spazio Oberdan
Il meraviglioso al cinema
Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (Z. Helm, USA, 2007, 96’)
Presentazione della mostra Wunderkammer. Arte, natura, Meraviglia ieri e oggi, con Lavinia Galli (curatrice della mostra) e Gabriele Mazzotta.
A seguire Mood Indigo-La schiuma dei giorni (M. Gondry, Francia, 2013, 125’)
Il fauno (F. Mari, Italia, 1917, 70’, muto). Proiezione con accompagnamento dal vivo al pianoforte. A seguire Finalmente il cinema (J. Prieur, Francia, 2011, 52’)
Parnassus-L’uomo che voleva ingannare il diavolo (T. Gilliam, USA, 2009, 122’)
Programma MIC - Museo Interattivo del Cinema
Il fascino degli automi
La migliore offerta (Giuseppe Tornatore, Italia, 2013, col., 124')
Metropolis (Fritz Lang, Germania, 1927, b/n, 117' ed. restaurata). Proiezione con musica dal vivo di Francesca Badalini
Hugo Cabret (Martin Scorsese, USA, 2011, col., 127')
L'uomo bicentenario (Chris Columbus, USA, Germania, 1999, 131’)
Il mondo dei robot (Michael Crichton, USA, 1973, col., 88')
Blade Runner (Ridley Scott, USA, 1982, col., 117')
Info: tel. 02 87242114, info@cinetecamilano.it, www.cinetecamilano.it.
Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2, Milano (MM1 Porta Venezia).
MIC-Museo Interattivo del Cinema, viale Fulvio Testi 121, Milano.
“L’automa del film La migliore offerta”, che sarà esposto al MIC-Museo Interattivo del Cinema dal 5 gennaio al 6 febbraio 2014, è stato realizzato da Rob Higgs e Keith Newstead, le cui creazioni sono state mostrate in tutti i più importanti musei del mondo ed hanno installazione permanente al Science Museum di Londra.
«L’automa del film è stato realizzato in 12 settimane utilizzando materiali nuovi ma anche ritrovati quali ruote, catene, orologi rotti da cui vengono estratti gli ingranaggi e inseriti nell’automa per far muovere testa, braccia, cuore, mentre per far muovere le gambe Higgs e Newstead utilizzano gli ingranaggi del trapano. I controlli sono realizzati con i cavi dei freni delle biciclette e legati con le lenze utilizzate per pescare gli squali al fine di ottenere una maggiore flessibilità, e uniti insieme a cavi elettrici.
L’automa è stato realizzato seguendo gli esempi di Jacques de Vaucanson, inventore meccanico francese del XVIII secolo, creatore dei primi grandi meccanismi automatici e di quello che viene considerato il primo vero automa della Storia: un’anatra meccanica, in grado di bere acqua con il becco, mangiare semi di grano, replicare il processo di digestione in una camera speciale, visibile agli spettatori, e compiere complessivamente circa 400 movimenti differenti. Voltaire restò talmente colpito dagli automi realizzati da Vaucanson da soprannominarlo il rivale di Prometeo.
Nel film, proprio durante i vari sopralluoghi effettuati nella villa di Claire, Virgil – maniaco dell’ordine e della pulizia – s’imbatte in alcuni pezzi meccanici che porta al giovane Robert, eccellente artigiano restauratore, il quale poco a poco ricostruisce quello che sembra essere un pezzo originale di Jacques de Vaucanson…».