Nelle liriche di questa autrice non vi è confine fra anomalia e poesia. Dove non regna la bellezza, si apre l’abisso e dove le nubi molecolari dell’amore non generano stelle si affaccia la disperazione. Non esistono, in mezzo, i gradi del compromesso.
Genova – Esce in questi giorni in libreria per Lavinia Dickinson Editore la raccolta di poesie A rigor di stelle di Elisa Amadori Brigida. Nata a Milano nel 1975, Elisa è figlia d’arte e ha ereditato lo spirito della madre poetessa. Lavinia Dickinson Editore, il cui progetto editoriale si propone di “scoprire e diffondere la bellezza della poesia” crede profondamente in questo titolo, che sarà presentato in eventi speciali e partecipando a festival di poesia.«Elisa Amadori Brigida è una poetessa sempre, non solo quando compone versi», scrive Roberto Malini nella prefazione,«ma anche quando osserva il mondo intorno a sé, quando chiude gli occhi e contempla la propria interiorità, quando respira l’ossigeno della vita. Nelle liriche di questa autrice non vi è confine fra anomalia e poesia, perché il suo sguardo contempla dimensioni parallele, che non appartengono alla norma, al pensiero comune. Dove non regna la bellezza, si apre l’abisso e dove le nubi molecolari dell’amore non generano stelle si affaccia, simile alla degenerazione della materia astrale, la disperazione. Non esistono, in mezzo, i gradi del compromesso».
«Il titolo della raccolta», prosegue Malini, «che relega lo strumento della logica in un’area banalmente mondana, rispetto a quello alato dell’intuizione, ci conduce nel campo del mito. Mito che è onnipresente nei versi di Elisa, dove ogni minimo accadimento è vibrazione e contemporaneamente simbolo, mentre gli orizzonti della vita si spostano continuamente, rendendo incerta la vista. Sono versi che parlano al mondo con un linguaggio che definisco ancora “anomalo”, carico di silenzio e musica, di affanni e respiri, di ombre e radiazioni. Versi che ho scoperto al di là del muro e al di sopra del cielo, 'appesi all’ultima stella'. Ho la fortuna e il piacere, adesso, di accompagnarli nel mondo dagli occhi distratti, dove il peso del vivere che grava sulle anime trova da sempre conforto nella poesia».
In anteprima, la poesia che dà il titolo alla raccolta:
A rigor di stelle
A rigor di stelle
ci dovrà essere
qualcosa al mondo
che non passi
attraverso crudeltà.
Così fiaba e fiaba
sono cresciuta al Vero
acerba acerba al mondo.
...
Elisa Amadori Brigida, A rigor di stelle
Prefazione di Roberto Malini
Lavinia Dickinson Editore, Genova 2013, pp. 80