Nel corso dell’incontro di ieri sera per la presentazione dei lavori per Darsena e “Via d’acqua” in Zona 6, alla presenza degli assessori Maran e D’Alfonso e del Presidente Rabaiotti, l’Amministrazione ha per la prima volta riconosciuto che il canale in costruzione per Expo sarà in realtà un “Fosso Irriguo”.
Questa la definizione contenuta nel verdetto del Consiglio Superiore delle opere pubbliche che, ormai un anno fa, faceva emergere tutte le inadeguatezze, le lacune e le gravi perplessità sul progetto, a partire dal nome “contraddittorio” del canale che corre per il 40% in una tubatura interrata.
Non si tratterà quindi di una via navigabile ma, secondo gli assessori, di «un’opera ereditata dalla precedente amministrazione e ormai in stato avanzato di realizzazione».
Circostanza discutibile, secondo il comitato MilanoSìMuove che già un anno fa aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale: «All’epoca il tempo c’era per fermare questa opera inutile e dirottare milioni di euro sulla salvaguardia e la riattivazione dei veri Navigli, secondo quanto richiesto dai cittadini con i referendum 2011. Expo nel frattempo è cambiata radicalmente rispetto al progetto iniziale, ma la cosiddetta “via d’acqua” non è stata mai veramente messa in discussione, coinvolge troppi interessi, a partire da quelli del Consorzio Villoresi».
Almeno da oggi, forse, sarà interrotta l’opera di disinformazione ai danni dei milanesi, convinti per mesi di avere una nuova “via” e che si ritroveranno, invece, con un costosissimo “fosso”.
Lorenzo Lipparini