Contro la violenza sulle donne
Le iniziative dell’associazione
DORA – Donne in Valle d’Aosta
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Anche quest’anno l’associazione di promozione sociale DORA – Donne in Valle d’Aosta è in prima linea per sensibilizzare la cittadinanza riguardo a un problema che riguarda tutte e tutti. Il fitto calendario di iniziative prevede una serie di incontri e happening che animeranno i luoghi di incontro ad Aosta dal 22 al 30 novembre.
Venerdì 22 novembre, dalle ore 17, piazza Chanoux diventerà il palcoscenico del flash mob “Cambio di marcia”. A cura dell’Institut de danse du Val d’Aoste, verrà proposta una performance collettiva, aperta alla partecipazione di tutte e tutti, che intende sottolineare attraverso il linguaggio della danza l'urgente necessità di un cambiamento culturale e sociale, a partire dal superamento degli stereotipi di genere e delle discriminazioni che ancora oggi colpiscono le donne in qualunque ambito. Donne e uomini di età diversa, diretti dalla coreografa Dorothy Rollandin, presidente di Dora e dell’Institut de danse, danzeranno per dire basta alla violenza e, come recita il titolo del flash mob, segnare simbolicamente il "cambio di marcia" che occorre attuare per fermare il femminicidio e dare vita ad una società più equa e paritaria. Il tema del cambiamento è anche al centro anche della conferenza/spettacolo che avrà luogo dalle ore 21 presso l’Auditorium della Cittadella dei Giovani. Nella serata intitolata “Violenza contro le donne: dalla denuncia al cambiamento culturale” interverranno Giacinta Prisant del Centro donne antiviolenza di Aosta, l’esperta di cultura di genere Eleonora Oberto e una rappresentante delle Organizzazioni Sindacali. Inoltre, la danza tornerà ad essere protagonista in una performance a cura OFFICINA D[anza] A.S.D.
Lunedì 25 novembre, alle ore 18, presso l’Hotel des Etats in piazza Chanoux verrà presentato libro di Marika Demaria La scelta di Lea: la ribellione di una donna alla ‘ndrangheta. L’autrice, giornalista e attivista di Libera, racconterà la violenza subita da Lea Garofalo una donna che coraggiosamente ha saputo e voluto ribellarsi a una cultura criminale e omertosa, pagando la propria scelta con la vita. Interverranno all'incontro Viviana Rosi dell’associazione Dora e Maria Pia Simonetti di Legambiente Valle d’Aosta.
Sabato 30 novembre, alle ore 17, presso l’Auditorium della Cittadella dei Giovani, avrà luogo la premiazione della nona edizione del concorso “Donne in opera”, dedicato quest’anno proprio al tema del femminicidio. Numerose donne da tutta Italia, ma anche dalla Francia, hanno partecipato all'iniziativa inviando racconti, poesie, testimonianze, disegni e fotografie, realizzati a partire dal titolo proposto dal concorso “L’amore non c’entra”. Durante la serata interverrà Loredana Lipperini, scrittrice e giornalista di La Repubblica, storica conduttrice della trasmissione di Radio3 “Fahreneit” nonché autrice del libro L'ho uccisa perché l'amavo. Falso! (Laterza). Scritto a quattro mani con Michela Murgia, il libro smonta i luoghi comuni più pervicaci a proposito del femminicidio. Partire dalle parole – sostiene Lipperini – è fondamentale per rileggere e decostruire l’immaginario, per fare in modo che le parole cambino e magari cambino, soprattutto, i fatti.
Tutto il programma di iniziative intende richiamare l'attenzione della cittadinanza sul dramma del femminicidio, utilizzando modalità e linguaggi differenti, ed è frutto della collaborazione tra l'associazione di promozione sociale Dora donne in VdA, il Centro donne contro la violenza di Aosta, l'associazione Libera, Legambiente Valle d'Aosta e le organizzazioni sindacali valdostane, oltre alle numerosissime associazioni che hanno quest'anno patrocinato il concorso "Donne in opera".
L'associazione Dora ha inoltre aderito alla campagna di sensibilizzazione “Posto occupato” (www.postoccupato.org) che intende ricordare tutte le donne vittime di violenza "riservando" dei posti sugli autobus, nelle sale pubbliche, nei teatri ecc. alle donne che prima di essere uccise da mariti, amanti, ex partner "occupavano" come tutti noi degli spazi nei diversi ambiti della vita sociale. In piazza Chanoux, alla Cittadella dei giovani, all'Hotel des Etats, in occasione delle varie iniziative organizzate, verranno quindi “riservati” dei posti alle donne vittime di femminicidio perché la quotidianità e l'indifferenza non le cancelli dalla memoria collettiva e personale.
Il segnale forte che si intende lanciare attraverso tutte le iniziative proposte è non solo che la violenza contro le donne è un fenomeno grave e diffuso anche nella nostra regione, ma che lo sdegno e la riprovazione collettiva non può e non deve fermarsi alla necessaria condanna degli atti di violenza più feroci. Se tante e troppe sono infatti le donne che vengono uccise ogni anno nel nostro Paese da mariti, fidanzati, ex partner, tante e troppe sono anche le donne che subiscono quotidianamente altre forme di violenza (psicologica, economica, discriminazioni nei contesti lavorativi ecc.).
Per fermare la violenza di genere, esercitata sulle donne in quanto donne, occorre un reale e significativo "cambio di marcia" della società, un cambiamento culturale nelle relazioni tra uomini e donne che solo la formazione e l'educazione, specialmente delle nuove generazioni, e l'informazione possono rendere possibile. Per questa ragione, l'associazione Dora donne in VdA si rammarica che anche quest'anno le istituzioni della nostra Regione abbiamo sostanzialmente trascurato la ricorrenza del 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, mancando per lo più di promuovere momenti di sensibilizzazione e riflessione sul femminicidio, scambiando il 25 novembre per un'occasione culturale tra tante o utilizzando una data divenuta simbolo mondiale della lotta contro la violenza sulle donne per passerelle istituzionali di scarso significato concreto.
L'attuale situazione di crisi non giustifica in alcun modo la disattenzione delle istituzioni valdostane nei confronti di un problema che ci coinvolge tutti, donne e uomini, disattenzione confermata dall'esiguità dei fondi che la recente legge regionale sulla violenza di genere mette a disposizione per progetti di formazione e sensibilizzazione. Ancora una volta, così pare, si lascia che la società civile supplisca alla mancanza di sensibilità e alla carenza di impegno fattivo di un'amministrazione pubblica che dovrebbe invece avere a cuore il contrasto di una violenza, quella di genere, che ci allontana sempre più dalla piena realizzazione di una società fondata sulle pari opportunità reali tra donne e uomini.
» doradonneinvda@gmail.com
VIOLEperENZA a Milano
Francesca Zajczyk e Pierfrancesco Majorino sono lieti di invitarvi allo spettacolo teatrale VioleperEnza organizzato da Zeroconfini Onlus in collaborazione con il Comune di Milano c/o la Sala delle Otto Colonne - Palazzo Reale in data 25 Novembre 2013 alle ore 20:30.
Si tratta di uno spettacolo dedicato al racconto di sette storie di donne; sette storie di coraggio e di violenza (Lea Garofalo; Isoke Aikpitanyi; Nahal Sahabi; Marisela Ortiz Rivera; Assetou Billa Nonkane; Anna Politkovkaja; Nega Agha Soltan) per una serata di impegno e di riflessione.
L'ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
A Cittadella (Pd)
Cogliamo l’occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne proclamata dall’ONU per proporre una iniziativa anche a Cittadella: Idee Danze e Poesia.
Una donna uccisa ogni due giorni non è solo una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella società civile.
La violenza sulle donne ed il femminicidio non hanno solo natura emergenziale e per questo occorrono iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche per evitare giustificazioni o sottovalutazioni del fenomeno e per favorire la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro pregiudizi, persone in grado di autodeterminarsi e di scegliere liberamente il proprio modo di vivere.
Ci diamo appuntamento sabato 30 novembre dalle ore 15 alle 17 a Cittadella, in Villa Rina Sala Consiliare, con la realizzazione di una performance alla quale potranno partecipare tutte le persone che vorranno in qualche modo manifestare contro la violenza. Per questo, alle 14:30 ci troveremo in Villa per organizzarci. Sono ben accette proposte che vivacizzino questo incontro, in un contesto di semplicità, dignità e decoro. Per l’occasione si chiede di indossare qualcosa di rosso (le scarpe, una sciarpa, un berretto, un cappello…).
Chi aderisce e desidera darne comunicazione, può inviare mail a: senonoraquandocittadella@gmail.com altrimenti può presentarsi direttamente alle 14:30 in Villa Rina.
Grate per l’attenzione e la diffusione che vorrete dare a questa importante iniziativa civile, saremo liete di poter contare anche sulla vostra gradita presenza.
Donne di Senonoraquando Cittadella