Dalla mezzanotte di lunedì 11 novembre Marco Pannella ha ripreso lo sciopero totale della fame e della sete. Il leader radicale chiede ai presidenti di Camera e Senato di convocare i presidenti dei gruppi parlamentari affinché venga calendarizzata la questione di indulto e amnistia. Per Pannella quella dell’Italia è la condizione di flagranza di uno Stato tecnicamente criminale in una doppia accezione: da un lato le carceri nazionali sono oramai sinonimo di “tortura” e non di rieducazione (come invece vorrebbe la Costituzione), e dall’altro l’agonizzante situazione della giustizia italiana lascia poche speranze per il futuro.
A favore di questa battaglia si era fatto sentire anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invitando alle Camere un messaggio che faceva il punto sulla situazione poche settimane fa. Eppure ad oggi la questione sembra passata in secondo piano. L’amnistia è un “imperativo categorico e morale” anche per il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: lo ha ribadito lei stessa nel suo discorso durante il congresso di Radicali italiani a Chianciano.
Così Marco Pannella è sceso in campo, di nuovo. In prima persona, di nuovo. Con un’iniziativa nonviolenta, di nuovo. Il segretario di Radicali italiani, Rita Bernardini è tra i primi sostenitori della battaglia di Pannella: ad ora già 3.800 tra detenuti e loro familiari, hanno dato il loro sostegno, appoggiando lo sciopero della fame.
Radicalweb sta con Marco e con quanti hanno a cuore questa battaglia di libertà e di dignità. Per questo motivo vi segnaliamo la pagina ufficiale di Radicali italiani in cui è possibile aderire alla mobilitazione nonviolenta e al digiuno assieme a Marco Pannella.
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Radicalweb
(13 novembre 2013)