Il poeta Roberto Malini finalista al prestigioso Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Nuove Lettere” di Napoli.
La memoria della Shoah, i diritti dei rom e dei profughi, le persecuzioni contro le minoranze e l'importanza dei diritti umani sono i temi delle sue poesie, sostenute dall'UNICEF e dal Consiglio d'Europa.
La raccolta di poesie Dichiarazione di Roberto Malini (Edizioni Il Foglio, collana “Orizzonti” diretta da Patrizia Garofalo) è nella terna finalista al prestigioso Premio Internazionale di Poesia “Nuove Lettere” di Napoli, giunto alla XXIX edizione. Els De Groen – ex europarlamentare, scrittrice e critica letteraria olandese – descrive efficacemente l'opera del poeta e difensore dei diritti umani milanese: «Analizzando gli argomenti delle poesie di Roberto Malini, come per esempio la persecuzione dei rom, i diritti dei rifugiati e dei migranti, la discriminazione degli omosessuali, risulta chiaro come la sua opera sia un grido per la giustizia e il rispetto dei diritti umani universali o per quella libertà di parola da cui i poeti dipendono seriamente».
Malini, 54 anni, ha ricevuto numerosi premi e inviti ai principali festival di poesia in tutto il mondo. La sua opera è sostenuta dall'UNICEF, dal Consiglio d'Europa e da numerose organizzazioni internazionali culturali e umanitarie. «Il riconoscimento del mio lavoro da parte dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli», commenta il poeta, «mi giunge però gradito in modo particolare, perché l'Istituto rappresenta da tanti anni la migliore espressione della cultura italiana nel mondo. La giuria è attualmente una delle più importanti a livello internazionale, così come lo è stata negli anni passati, quando contava fra i suoi membri personalità come Franco Fortini, Giorgio Saviane e Dario Bellezza. Il Premio, inoltre, presta grande attenzione all'opera dei poeti che a causa del loro impegno civile subiscono censura e persecuzione. Roberto Pasanisi, direttore del Centro Italiano di Cultura di Napoli, mostra sempre attenzione verso la poesia che incide sul progresso sociale e morale dell'umanità. Anche gli altri giurati, che sono celebri poeti e studiosi, sono sensibili a questo aspetto: Steven Carter, Nasos Vaghenàs, Antonio Iliano, Constantin Frosin, Nguyen Van Hoan. Mario Susko, che vive e insegna a New York e ha pubblicato trenta libri di poesia riconosciuti con i premi più importanti, conosce bene gli effetti della persecuzione, perché è un sopravvissuto alla guerra di Bosnia. Ecco perché mi sento vicino a questo Premio. A dimostrazione della linea di pensiero che segue la giuria, nella categoria “Opera prima” è in finale il giovane poeta peruviano Steed Gamero con un libro che denuncia la condizione degli adolescenti negli istituti di accoglienza».
Il Premio è a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, in collaborazione con la rivista internazionale di poesia e letteratura Nuove Lettere. Presidente della giuria è l'italianista, poeta, narratore e studioso Roberto Pasanisi. Anche gli altri membri sono poeti e studiosi di chiara fama, titolari di importanti cattedre: Steven Carter (Università della California, Bakersfield), Constantin Frosin (Università Danubius), Antonio Illiano (Università della North Carolina), Mario Susko (Università di New York), Násos Vaghenás (Università di Atene), Nguyen Van Hoan (Università di Hanoi).
La premiazione si terrà a Napoli all'inizio di dicembre.