Giovedì , 21 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Marisa Cecchetti. Il ritorno di Dulce Maria Cardoso
10 Novembre 2013
 

Dulce Maria Cardoso

Il ritorno

Traduzione di Daniele Petruccioli

Feltrinelli/Voland, 2013, pp. 224, € 14,00

 

Dulce Maria Cardoso è nata in Portogallo nel 1964 ma ha trascorso parte della sua infanzia in Angola. Con la Rivoluzione dei Garofani del ’74 e la fine della dittatura in Portogallo, in Angola scendono in campo movimenti indipendentisti appoggiati rispettivamente da USA e URSS e dal Fronte di Liberazione Nazionale e volge al termine la lunga fase coloniale. L’Angola, terra di diamanti e petrolio, viene dichiarata indipendente l’11 novembre 1975. I Portoghesi che vivevano nelle colonie – così succede anche in Mozambico – devono ritornare in madrepatria.

La voce narrante de Il ritorno di Dulce Maria Cardoso, è un adolescente nato in Angola da genitori portoghesi arrivati in Africa negli anni ’50, in fuga dalla miseria e dalla fame. L’Angola è una terra benedetta per chi ha voglia di lavorare, come Mario, il capofamiglia, che con i suoi camion trasporta merci, dando lavoro ai locali.

La condizione di colonizzati, che dipendono comunque da datori di lavoro bianchi, si rovescia con il cambiamento degli eventi storici, e i neri chiedono la testa dei bianchi, costretti a lasciare le loro case e tornare in Portogallo.

I figli nati lontano dalla madrepatria l’hanno idealizzata: «Ma in madrepatria ci sono le ciliegie. Ciliegie grosse e luccicanti, le ragazze se le mettono alle orecchie come orecchini. Ragazze belle, di quelle che solo in madrepatria». Ed hanno imparato quasi a venerare il nome dei parenti rimasti là, nomi mantenuti dal ricordo di chi un giorno ha scelto di partire. Tornare in madrepatria dovrebbe significare, dunque, uscire dalla condizione di Portoghesi di serie B. Hanno costruito reti di relazioni, affetti, abitudini a Luanda: per i giovani quella è casa ed anche patria, e se devono cambiare pensano di cambiare in meglio.

Il momento della partenza diventa tragedia, in un confronto tra militari neri e il padre che si sente ingiustamente accusato di reati non commessi. Così lui rimane in carcere a Luanda e la famiglia – madre, figlie e figlio adolescenti – salgono da soli sull’aereo.

In un Portogallo ancora povero e arretrato loro sono i retornados, ammassati momentaneamente in alberghi sovvenzionati da una istituzione nata allo scopo, rifiutati dai parenti che non se li vogliono accollare, guardati con fastidio e con disprezzo, messi nell’ultima fila a scuola e nemmeno chiamati per nome.

Le condizioni di vita nell’albergo diventano sempre più difficili man mano che aumenta il numero dei retornados, i soldi che la gente è riuscita a portare con sé finiscono, ci si deve umiliare per sopravvivere e non si intravedono possibilità di cambiamento. Per fortuna, quando nessuno nutre più speranze, una notte bussa alla porta il padre, malridotto ma sopravvissuto alla prigione. In un Paese dove manca ogni tipo di infrastruttura, lui che ha saputo osare in Angola, ritrova la forza di progettare.

La situazione angosciante di chi vive una profonda delusione, col risveglio della nostalgia della casa lontana, in Angola, qui è resa da una voce narrante che si fa ossessiva e ripetitiva, a rendere giustizia ad un dolore che batte sempre più forte, con la paura della miseria che incalza, con l’umiliazione di essere all’ultimo scalino della scala sociale. E induce a riflettere sulle ragioni degli imperi coloniali e sulle loro vittime, i colonizzati in primis, ma anche chi si è recato, non senza sacrificio e dolore, in terre lontane e sconosciute , gente che non ha colpe e che paga di persona la fine di qualche modesto sogno personale, ma soprattutto la fine di un’epoca che ha visto tramontare le vecchie politiche imperiali.

 

Marisa Cecchetti


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy