Si è svolta lo scorso 30 ottobre presso l’Auditorium dell’Istituto Massimo di Roma la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale “La scrittura non va in esilio” giunto quest’anno alla VII edizione. Promosso dal Centro Astalli in collaborazione con l’Assessorato alla Famiglia, Educazione e Giovani di Roma Capitale, e rivolto agli studenti dei licei italiani, il progetto ha registrato quest’anno l’adesione di oltre 200 partecipanti. Le tematiche proposte per gli elaborati il diritto d’asilo, l’immigrazione, il dialogo interreligioso, la società interculturale. Padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, ha manifestato la sua soddisfazione per l’ottima riuscita dell’iniziativa, in costante crescita, ed ha esortato i giovani presenti a difendere dignità e futuro, per sé e per gli altri, andando anche controcorrente se necessario e mantenendo sempre viva la speranza. Hanno portato la loro testimonianza anche due donne – “due colonne del progetto”, tra cui una rifugiata politica – parlando delle realtà di quei Paesi dove “non c’è libertà d’espressione e dire la verità può costare molto”.
I racconti dei primi dieci classificati, oltre a una menzione speciale, sono stati raccolti in un libro titolato appunto La scrittura non va in esilio, prefato dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, che riporta per ogni racconto la motivazione della Giuria. Ad accompagnare i ragazzi premiati, circa un migliaio di studenti di diversi licei italiani, che hanno sostenuto calorosamente i loro compagni di classe e tutti i partecipanti, mostrando grande coinvolgimento per ogni fase dell’evento.
Conduttore della manifestazione il giornalista Rai Giovanni Anversa, sono intervenuti gli scrittori Melania Mazzucco e Giosuè Calaciura, gli attori Flavio Insinna e Massimo Wertmuller, e il giornalista e conduttore televisivo Gad Lerner.
Alcuni filmati di grande impatto emotivo sulle drammatiche vicende africane e intermezzi musicali offerti da un gruppo di musica etnica di squisita bravura, hanno fortemente contribuito a creare, unitamente alle attestazioni dei personaggi che si sono prodotti sul palco, la giusta atmosfera per entrare nel vivo del Premio, che invita alla cultura dell’accoglienza e della solidarietà.
La Giuria, presieduta da Padre La Manna e composta di giornalisti, scrittori e rifugiati, ha assegnato il primo premio a Chiara Agostinelli del Liceo Classico “Mamiani” di Roma per il suo racconto I calzini non cambiano mai. Secondo premio a Lea Elisa Bottini del Liceo Scientifico “Vittorio Veneto” di Milano per il racconto Sotto un unico cielo e terzo premio a Sara Eggers del Liceo Scientifico “Vito Volterra” di Ciampino (RM) per il racconto Un giorno perfetto. Altri premiati del “Volterra” Francesco Zanella con Le difficili condizioni della sopravvivenza, Alessandro Mecchia con Il grattacielo e Simone Cappai (Menzione speciale) con Io, pallone. Ai premiati sono stati assegnati, oltre all’attestato di partecipazione, zaini, trolley e buste di libri. La lettura di alcuni elaborati fra i primi classificati, a cura degli attori presenti, e le parole dei ragazzi che hanno avuto modo di esprimere dal palco la loro emozione per la bella esperienza vissuta, hanno confermato una volta di più quanto bisogno ci sia di tali iniziative, capaci di aprire nuove ‘finestre’ da cui osservare con spirito comunitario le problematiche di un mondo senza più confini e tuttavia lacerato da conflitti e incertezze. “L’amore spacca il mondo, ce lo dobbiamo riprendere”, il pensiero di Flavio Insinna che ci piace riportare. Un ringraziamento speciale va agli insegnanti che, anche forzando la mano laddove è servito, hanno saputo condurre la bella impresa facendo appassionare i loro studenti al valore della parola scritta, che si spera non vada mai in esilio.
Maria Lanciotti