Venerdì , 27 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Claudia Osmetti, Domenico Letizia. Doveri di Libertà 
Lo sciopero della fame e la riforma della legge elettorale
15 Ottobre 2013
 

Era una delle priorità del governo, da fare nei primi 18 mesi. Ma dall’insediamento a Palazzo Chigi di Letta junior ancora non sono state avanzate proposte concrete. Parliamo della riforma del Porcellum, l’attuale legge elettorale, quella introdotta nel 2005 da Roberto Calderoli e definita – in quei giorni proprio dall’allora ministro leghista – “una porcata”. Giusto per ricordarlo.

Eppure adesso nel Partito democratico qualche “lucina” di speranza si sta accendendo. Oddio, non che la sinistra bene dell’Italietta delle dicotomie si stia sperperando in suggerimenti, idee e mozioni di riforme. Ma qualcosa si muove, e ci sembra il caso di segnalarlo.

Tra i pochi – ahinoi – rappresentanti di questa speranza targata Pd c’è è l’onorevole e attuale vice presidente della Camera Roberto Giachetti (leggi qui l’intervista che ha rilasciato a Radicalweb qualche giorno fa), che ha iniziato uno sciopero della fame, a cui stanno aderendo centinaia di cittadini. Giachetti chiede una riforma della legge elettorale contro il Porcellum, ma non solo. Chiede soprattutto un cambiamento del sistema, puntando il dito contro i leader che da anni promettono di cambiare questa legge elettorale ma che finora non hanno fatto niente.

Sul Porcellum in sé non abbiamo molto da dire. È una legge che ha il compito di non produrre rappresentanza, una diametrale presa per i fondelli dei cittadini elettori che teoricamente dovrebbero essere sovrani. Sono già state sprecate tonnellate di carta per spiegare come mai la normativa elettorale va modificata, anzi cancellata. Non saranno certo le nostre poche parole a far rinsavire una classe dirigente a cui tutto sommato il Porcellum va bene. Perché cambiare-tutto-affinchè-nulla-cambi garantisce la poltrona sulla quale lor signori sono seduti da tempo.

Preferiamo, invece, soffermarci sul metodo e il mezzo di battaglia intrapreso da Giachetti in questi giorni. Lo sciopero della fame di pannelliana e gandhiana memoria che è espressione suprema della non-violenza e della disobbedienza civile. Giachetti ha dimostrato (e dimostra tutt’ora) che ogni qualvolta si ha il coraggio di intraprendere una vertenza di proposta in favore della libertà e della legalità ci si deve mettere in gioco. E non solo a parole, ma anche con il proprio corpo.

E se la nudità indifesa contro l’arroganza organizzata e criminale della partitocrazia è un dovere civile di ogni libertario, il valore della battaglia di Giachetti è ancora più grande. Per il 31 ottobre è prevista una mobilitazione generale, il “No Porcellum day”: noi non possiamo tirarci indietro.

Giachetti ha un doppio merito: quello di aver riproposto una tematica centrale della vita politica italiana che spesso si fa finta di non vedere e quello del mezzo che ha usato per ricordarcela. Se i metodi sono democratici lo saranno anche i fini, come ricordava il socialista liberale Giuseppe Faravelli. Ai democratici di casa nostra non resta che imparare da lui.

 

Claudia Osmetti e Domenico Letizia

(da Radicalweb, 14 ottobre 2013)


Foto allegate

@MarcoCaberlotto
@ivanscalfarotto - 15/10/2013
@JacopoTozzo - 17/10/2013
Articoli correlati

  Roberto Giachetti: «Ho votato sì a responsabilità civile magistrati»
  Rita Bernardini. A Regina Coeli con Marco Pannella e Roberto Giachetti
  Roberto Giachetti. Senza paracadute
  Roberto Giachetti. “Caro Renzi, legalizzare la cannabis si può”
  Benedetto Della Vedova. Difendere il bipolarismo
  Felice Besostri. Un popolo “archepensevole” (in senso orwelliano)
  I vescovi ci indicano la retta via proporzionale per le migliori istituzioni?
  Andrea Pertici. Il pasticcio sulla legge elettorale e le prospettive per l’immediato futuro
  Mario Staderini. Come nelle dittature
  Perché voterò e voterò no ai tre referendum elettorali del 21 e 22 giugno
  Appello per l'uninominale
  Vincenzo Donvito. Spending review ed election day
  Via la cattiva modifica della Costituzione; adesso via la pessima legge elettorale!
  Enea Sansi. Franceschini, gli impegni, Pannella, il referendum
  Lidia Menapace. Quale democrazia?: paritaria, di genere o rappresentativa?
  LeG. Mai più alle urne con questa legge
  Martina Simonini. Così è se vi pare (o anche se non)
  MayDay! 'Allarme rosso' per la legge elettorale
  Berlusconi e Veltroni favorevoli al maggioritario uninominale
  Lega per l'uninominale. I nuovi organi e le decisioni prese
  Ricette veloci. 1 - La legge elettorale
  Marco Pannella. L'uninominale secca
  Giuseppe Civati. Breve riflessione politica sulla legge elettorale
  Radicali Italiani. I tagli possibili alla casta di cui nessuno parla
  Siamo su “Scherzi a parte”?
  ADUC. Tagliare il numero dei Parlamentari?
  Vincenzo Donvito. Contro il Parlamento dei nominati dal potere. Non mollare!
  La soluzione per la legge elettorale che aspettiamo da otto anni
  Valter Vecellio. Riforma americana e anglosassone
  “Non lasceremo sopravvivere questa indegna legge”
  Amedeo Barletta. La bozza Vassallo - Ceccanti e l’eterno dibattito sul sistema elettorale
  Raniero La Valle. La legge beffa
  Claudio Madricardo. “L’Italicum come il Porcellum. È incostituzionale”
  Arriva col treno l'ultimo numero del GAZETIN
  Legge elettorale. Sì all’appello di Italia Unica contro Italicum
  A Roma il 20 febbraio, Assemblea per l'Uninominale
  Uninominale e maggioritario. Il sistema elettorale radicale
  Giuseppe Civati. A proposito delle commissioni (e della legge elettorale)
  Lidia Menapace. Oltre gli auguri: vi parlo del sistema elettorale
  Maurizio Turco. Legge Elettorale: solo convenienze, mai convinzioni, tantomeno legalità
  Critica liberale. Riforme elettorali ed istituzionali
  Felice C. Besostri. Prepariamoci a battere il semi-presidenzialismo
  Andrea Ermano. Il percorso misterioso
  Francesco Verducci. Abrogare il Porcellum e tornare alla “legge Mattarella”
  Emanuele Rigitano. Sistema elettorale: i particolari faranno la differenza
  Anna Finocchiaro e Luigi Zanda. Forse non tutti pensano che il Porcellum vada archiviato
  A proposito della reintroduzione del proporzionale
  Felice Besostri. Il gioco delle tre tavolette
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy