Lunedì , 18 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò mediorientale
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Asmae Dachan. Il klashen e il triciclo nello stesso baule
30 Settembre 2013
 

Dal mio viaggio in Siria

– Prima che l’esercito regolare facesse irruzione nella nostra città la mia era la vita di un normale imprenditore: riunioni, viaggi, clienti, fornitori, pagamenti, problemi vari. Avevo 25 dipendenti e due magazzini, con tre negozi nelle principali città siriane. Producevamo porte e arredo in legno alla periferia di Aleppo. Guarda dove siamo finiti ora.

Abu Safwan sospira e scuote la testa, gettando a terra il mozzicone di sigaretta che ha esaurito fino all’ultimo respiro ed elevando un lamento al cielo:

– Liberaci ya Rab, Signore.

Ha una quarantina di anni e porta un pizzetto brizzolato. Accanto a lui, appoggiato a terra, un “khashen” come chiamano qui i kalashnikov.

– Questo toro, – riferendosi all’arma, – mi ha rotto una spalla. Dai tempi del militare non avevo più preso un’arma; in fabbrica c’era un addetto alla sicurezza e l’unica arma era la sua. Nei primi tempi i mukhabarat (servizi segreti) con una scusa o con l’altra venivano spesso: oggi era un controllo, il giorno dopo una tangente, quello dopo ancora chiedevano di flan wa ellan (tizio e caio). Ci hanno esasperato, ma finché non venivano nelle nostre case andava bene tutto. Poi al posto loro è arrivato un ordigno: uno skud, che ha trasformato in briciole la mia fabbrica, un magazzino e una palazzina di tre piani. Quel giorno ci sono stati oltre 60 morti e oltre un centinaio di feriti. Abbiamo raccolto a mani nudi brandelli umani: piedi, mani e parti interne e… ti lascio immaginare il resto.

Mentre parla le sigarette di accendono e si spengono ininterrottamente.

– Non avevamo mai visto morti ammazzati; non avevamo mai visto sangue. Ti giuro che è disumano, sorella mia. Mettere parti umane in sacchi, cercare di ricomporre esseri umani come se dovessimo assemblare oggetti. Non ti dico l’odore, non ti dico quanti giorni abbiamo scavato per ritrovare tutti i dispersi. Non ti dico. La Protezione Civile ci ha detto che non sarebbero venuti per simili interventi: schiavi al servizio del regime. In compenso sono venuti decine e decine di volontari da ogni zona ad aiutarci. Se non fosse per la fede saremmo impazziti tutti in quei giorni. Ci sono persone che abbiamo tumulato in sacchi piccoli: non siamo riusciti a trovare tutte le parti dei loro corpi. Sono morti 15 dei miei operai, mio figlio Safwan, che aveva 18 anni; l’ho trovato io, aveva il torace schiacciato, la testa aperta; ho sentito l’odore del suo sangue, che ha impregnato i miei figli; l’ho seppellito insieme al cuore mio e di sua madre. È morto anche suo cugino, che ne aveva 22 ed era sposato da poco più di un mese e decine di donne e bambini che erano nella palazzina. Al funerale c’erano persone venute da tutte le zone della città. Anche quel giorno, durante la tumulazione, i cecchini hanno sparato. Ti rendi conto? Morti che seppellivano altri morti.

Abu Safwan si interrompe e prende in mano il klashen:

– Quel giorno stesso sono andato a prendere questo – indicando l’arma – per proteggere quel che restava della mia famiglia e della nostra città.

Ormai è il tramonto. – Vuoi venire a conoscere la mia famiglia? Oggi è il compleanno della mia Lina.

Percorriamo alcuni chilometri, su una strada piena di buche enormi dovute alle bombe. Parcheggiamo e Abu Safwan apre il baule dell’auto, dove ripone “il toro”; è come se, spogliandosi di quell’arma, si fosse vestito di una nuova, profonda umanità. Prende in mano un grosso sacco colorato.

Da lontano sentiamo una vocina squillante: – Baba, baba (papà, papà) – e poi uno scricciolo pieno di boccoli color castano salta in braccio all’uomo e gli dà un sacco di baci. In quel quadro desolante trovo estremamente commuovente quell’immagine. Stringo le spalle pensando ai miei…

– Papà, papà, ti sei scordato? Ti sei scordato? Dai papà – e ride mentre lui le fa il solletico. – Dai papà, ti sei scordato?

– Che cosa? – dice lui fingendo di non capire. Poi la piccola nota, nel buio, quel grosso sacco colorato.

– Habibi baba, (amore mio papà) – grida.

Nel sacco c’è un triciclo. Lina ride, schiamazza, guarda quell’oggetto, lo accarezza, ci monta sopra, poi scende e si attacca alla gamba del padre per dirgli quanto lo ama. Abu Safwan nasconde l’emozione; la guerra gli ha ucciso un figlio diciottenne spezzandogli il cuore, ma il Signore gli ha dato la piccola Lina, la sua fonte inesauribile di gioia.

 

Asamae Dachan

(da Diario di Siria, 29 settembre 2013)


Articoli correlati

  Asmae Dachan. La nebbia, una buona compagna di viaggio
  Eventi/ “Girasoli di mare” a Macerata, sabato 18 giugno
  Eventi/ Whats Art. Poesia e musica sulla migrazione
  Asmae Dachan. Il mio incontro con Papa Francesco
  In libreria/ Asmae Dachan. Noura
  Onsur. Poesia e musica a sostegno del popolo siriano
  Asmae Dachan. “Allah, la Siria, Bashar e basta?”, recensione dell’opera di Alberto Savioli
  Ordine Giornalisti Marche. Il premio "A passo di notizia" ad Asmae Dachan
  Asmae Dachan. Sono un poeta che ha prestato la sua anima alla morte
  Il dramma della Siria contemporanea nel romanzo di Asmae Dachan
  Vetrina/ Asmae Dachan. Farò del mio dolore inchiostro
  Asmae Dachan. “Ho l’obbligo di rispondere alle affermazioni dell’on. Giorgia Meloni”
  Asmae Dachan. Partenza da Ancona: cos’è un confine?
  Vetrina/ Patrizia Garofalo. A.D. 2012, Siria
  Asmae Dachan. Omar e Salman, un appello per le voci di pace dell’Iraq
  Asmae Dachan. Siria, la favola vera del bimbo e l’uva
  Asmae Dachan. Hassun, la vita dopo la morte
  Asmae Dachan. Di armi chimiche, di bombe a stelle e strisce e di gattini orfani
  Asmae Dachan. Siria, otto anni dopo
  Asmae Dachan. Da cosa fuggono i civili siriani?
  Asmae Dachan “nella tana degli uomini bomba”
  Asmae Dachan. Dall'altra parte del mare
  Onsur. La fame non aspetta
  Premio giornalismo “Universum Donna” ad Asmae Dachan, ambasciatrice di pace
  Asmae Dachan. Siria: Dipingere sulla morte, la storia di Akram
  Sana, la ragazza uccisa dal padre in Pakistan
  Asmae Dachan. Il terrorismo spiegato a mio figlio
  Asmae Dachan. “Figlie di un dio minore”, un reportage che pone interrogativi
  Maria Lampa. “Il silenzio del mare” di Asmae Dachan
  Asmae Dachan. Siria, “sfollati verso il cielo”
  Asmae Dachan. Uno studente mi ha chiesto…
  “Giornalisti del Mediterraneo”. Ad Asmae Dachan il premio della giuria
  Video-intervista a Vanessa Marzullo di Asmae Dachan (2012)
  Asmae Dachan. “Non sono presente fisicamente, ma anche io partecipo alla giornata di ecumenica preghiera”
  Un progetto poesia con “Girasoli di mare” al “Donegani” di Sondrio
  Asmae Dachan. La vita da incubo di una giovane in una tendopoli siriana
  A Patrizia
  Siria, tra macerie e speranza: incontro a Recanati
  Asmae Dachan. Lettera a Mohamed Bouazizi da un’attivista siriana
  Marco Lombardi. Le parole di Quirico sui rivoltosi siriani
  Tirano. “Quattro voci per la Siria”
  Vetrina/ Fiori recisi... Paola Sarcià con Elisabetta Andreoli
  Daniel Jardim. Crisi siriana
  Vetrina/ Paola Sarcià. Volassero colombe...
  In libreria/ Asmae Dachan, Yara AL Zaitr. “Tu, Siria”
  Asmae Dachan. L’assedio che uccide più delle armi chimiche [VIDEO SHOCK]
  Asmae Dachan. “Mio marito ha disertato”
  Preghiera laica del Gazetin per il 7 settembre
  Vetrina/ Maria Lanciotti. Ancora e sempre una possibilità per un sogno di pace
  Siria, un gesto per la pace
  Asmae Dachan. Darayya, la città di Ghiath Matar, condannata a morte
  Marisa Cecchetti. Guerra chiama guerra: ce lo eravamo dimenticato?
  Asmae Dachan. 1.584 vittime nel mese dopo il digiuno per la pace in Siria
  Emma Bonino: “All'Onu c'è un'atmosfera nuova. Dobbiamo esplorare i segnali dall'Iran”
  Gordiano Lupi. La guerra in Siria secondo Garrincha
  Lidia Menapace. Pace o barbarie
  Movimento Nonviolento. Sulla Siria, il nostro “Che fare?”
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy