Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Yoani Sánchez. Le mie parole durante il Forum 2000
17 Settembre 2013
   

Buona notte,

Sono passati ormai oltre dieci anni da quando mi capitò tra le mani per la prima volta il libro di Václav Havel Il potere dei senza potere. Era foderato con una pagina del periodico ufficiale del mio paese, il quotidiano del Partito Comunista di Cuba. Foderare i libri era uno dei tanti sistemi che usavamo per nascondere alla vista di informatori e polizia politica i testi scomodi e proibiti dal governo. In questo modo siamo riusciti a leggere clandestinamente tutto quel che è successo dopo dopo la caduta del muro di Berlino, la fine dell'Unione Sovietica, la trasformazione ceca e tutti gli altri eventi che hanno interessato l'Europa dell'Est. Siamo venuti a conoscenza di tutti quei cambiamenti, alcuni più traumatici, altri più fortunati, e in molti abbiamo sognato che il cambiamento arrivasse presto anche nella nostra Isola del Caribe, oppressa da oltre cinquant'anni di regime totalitario. Ma il cambiamento più che sperarlo devi costruirlo. I processi di cambiamento non arrivano da soli, i cittadini devono promuoverli.

Oggi mi trovo qui, proprio nella città dove nacque Václav Havel, un uomo che riassume come pochi lo spirito del cambiamento. Mi trovo anche davanti a molte persone che hanno promosso, dato impulso e personificato il desiderio di cambiamento delle loro rispettive società. Perché la ricerca di orizzonti caratterizzati da maggior libertà, è una componente essenziale della natura umana. Per questo motivo diventano così incomprensibili e innaturali quei regimi che tentato di governare in eterno sulle proprie popolazioni, immobilizzandole, togliendo ogni desiderio di sognare un futuro migliore.

Ai tempi di Václav Havel, Lech Walesa e tanti atri dissidenti dei regimi comunisti, furono messi in campo validi strumenti di lotta pacifica e sindacale, persino la creazione artistica si schierò al servizio del cambiamento. Adesso è venuta in nostro aiuto anche la tecnologia. Ogni volta che utilizzo un telefono mobile per denunciare un arresto o racconto nel mio blog la difficile situazione di tante famiglie cubane, penso a come sarebbero stati utili questi attrezzi fatti di schermi e tastiere per gli attivisti dei decenni precedenti. Le loro voci e i loro progetti sarebbero arrivati molto più lontano, se avessero potuto contare sulle reti sociali e su tutto il cyberspazio che oggi si apre davanti ai nostri occhi. Il WEB 2.0 ha rappresentato, senza dubbio, una spinta per quello spirito di cambiamento che tutti noi abbiamo dentro.

Oggi, per la prima volta, è presente al Forum 2000 una piccola delegazione di attivisti cubani. Dopo decenni di reclusione insulare durante i quali il regime del nostro paese impediva a molti dissidenti, giornalisti indipendenti e blogger alternativi di viaggiare all'estero, abbiamo ottenuto una piccola vittoria: ci è stato aperto il lucchetto delle frontiere nazionali. È una vittoria limitata, incompleta, perché ancora ne mancano molte altre. La libertà di associazione, il rispetto della libera opinione, la capacità di eleggere i nostri rappresentanti, la fine degli odiosi meeting di ripudio che ancora persistono nelle strade cubane contro coloro che pensano in maniera diversa rispetto all'ideologia dominante. Malgrado tutto, siamo in molti a sentire che Cuba sta cambiando. Un cambiamento che si sta verificando nel modo più irreversibile e fondamentale: dall'interno dell'individuo, nella coscienza di un popolo.

Molti di voi avranno influito su quel cambiamento. Molti di voi che siete arrivati prima alla libertà e vi siete resi conto che non è la fine del percorso, ma che la libertà porta nuovi problemi, nuove responsabilità, nuove sfide. Voi che nei paesi di appartenenza avete mantenuto vivo lo spirito del cambiamento, persino mettendo in pericolo i vostri nomi e le vostre vite. Come lo spirito del cambiamento contenuto in quel libro di Václav Havel, foderato – per mascherarlo – con le pagine del periodico ufficiale più immobilista e reazionario che si possa immaginare. Come quel libro, il cambiamento si può proibire, censurare, si può definire quasi una brutta parola, si può ritardare e demonizzare... ma alla fine arriverà.

 

Praga, 16 settembre 2013 

Yoani Sánchez

Traduzione di Gordiano Lupi


Foto allegate

Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy