Nella giornata di digiuno e preghiera indetta da papa Francesco per la Siria, il Medio Oriente e la pace in tutto il mondo esce l'edizione di settembre del Gazetin, con una corrispondenza da un campo profughi siriani della “inviata speciale” del giornalismo indipendente, neo-abbonata al mensile, Asmae Dachan. Un brano in presa diretta, da Aleppo, «la città del sapone di alloro e delle rose, che è oggi una città ferita, che sanguina, una città che non vuole morire»... Sua anche la foto di copertina, nella quale è ritratta con due bambini di quella città sanguinante e in fin di vita: potrà esserci un futuro (anche) per loro?
La ben poco appassionante politica nazionale viene tratteggiata con distacco, e messa a fuco col suo “periscopio valtellinese”, da Martina Simoni. La querelle sulla nuova edizione del gioco del Monopoli, di qualche settimana prima, diventa l'allegoria delle larghe intese che tanto faticano a trovare consenso nel paese; fino alla casella finale: “Reset”, tutti fuori del gioco.
Per la collezione di orrori documentali, in “Carta canta” Giuliano Ghilotti a proposito della “Armata Brancaleone”, cioè i ben tre avvocati incaricati dal Comune di Sondrio per recuperare pochi euro di ICI, riprende la vicenda che era stata trattata nei suoi particolari tragico-comici nel numero di gennaio 2011 per aggiornare i lettori, che lo troveranno certamente interessante ed istruttivo, dell'esito avuto in Cassazione. A mani giunte e sconsolato, il Sindaco Molteni sembra dire dalla foto che propone il periodico a corredo del pezzo: “Ma che m'hai combinato, cara la mia dirigente Casali?”
Restando in Valtellina, Sergio Caivano, Presidente ANPI della provincia di Sondrio, dedica un ricordo alla staffetta partigiana Irma Camero Clerici, che ci ha lasciato nel corso dell'estate; mentre Alfredo Mazzoni propone nel suo stile un'intervista con il giovane sportivo Alessandro Bortolo, componente della Nazionale italiana di Biketrial. Il servizio, della serie “quando la vita si coniuga con lo sport”, diventa l'occasione anche di altre, godibilissime, coniugazioni... di ricordi e di amicizie. Per finire, dallo sport all'arte il passo breve, il periodico riporta i parere e gli umori di visitatori, spettatori e protagonisti della mostra e dello spettacolo teatrale tenuto dai Fratelli Angelini di Morbegno, quest'estate, nel chiostro sud del S. Antonio.
A proposito del “ciclo dei rifiuti” e della sua attuale “regolamentazione”, sia sotto il profilo normativo che sul piano della concreta attuazione a livello locale, Gabriele Corazza propone, all'insegna dello slogan “lo spreco è borghese”, di mettere in discussione il problema delle “Ricchezze da recuperare”. Argomento interessante e non certo stravagante, specialmente nell'attuale critica congiuntura; e, del resto, basterebbe guardare all'esperienza di altre paesi europei...
Per lo spazio Scuola, cui tradizionalmente il giornale dedica particolare attenzione, in questo numero una radiografia di “Quella cosa che chiamano Università” con l'intervista di Gordiano Lupi a Daniele Pierucci, classe 1983, autore di Zeroellode.
Si torna allo sport, e questa volta si parla di ginnastica ritmica, per la “lettura” proposta questo mese dalla scrittrice Maria Lanciotti, firma di Tellusfolio e corrispondente da Roma del Gazetin: Emanuela Maccarani e le sue “ragazze” è la sua recensione per Questa squadra, uscito lo scorso anno per Baldini&Castoldi.
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