Una nuova impresa per il nuotatore delle lunghe distanze, il maratoneta delle acque Walter D'Angelo, 49 anni di pieno entusiasmo, sacra passione e intelligente pianificazione. Giovedì 29 agosto con partenza alle ore 8 da Torre Faro, Messina, D'Angelo sfiderà le acque dello Stretto. Invero sfidare non è il verbo giusto in quanto molto rispettoso è l'approccio che l'atleta dell'hinterland milanese (Pieve Emanuele) ha sempre avuto nei confronti dell'elemento equoreo o, semplicemente, acqueo. Che fosse lago o mare od oceano mai il nostro sportivo è andato scriteriatamente contro i limiti, anche se inevitabilmente in tali situazioni i limiti personali si sondano, né in alcun modo ha trattato con superficialità o superiorità l'ambiente liquido in cui andava a immergersi e che avrebbe solcato a potenti e piane bracciate. Per sei volte D'Angelo proverà la traversata: fra Sicilia e Calabria, fra Calabria e Sicilia, e così ancora e ancora.
Inizialmente autodidatta e in seguito agonista (buonissimi i risultati conseguiti nella rana), la piscina con tutta evidenza non gli bastava attraendolo il gran fondo e l'infinità e suggestione degli spazi naturali che esso rappresentava. Ed ecco la traversata del Lago Maggiore, dalla nazione rossocrociata al Bel Paese: 30 km percorsi in 10 ore, da Ascona a Caldè. Due anni dopo l'asticella si alza: obiettivo, questa volta, la traversata in solitaria della Manica, ma... «Dopo estenuanti allenamenti e una permanenza di due settimane in Inghilterra, l'associazione Channel Swimming Association, con sede a Dover, mi ha posto il veto a causa delle cattive condizioni atmosferiche».
Incassata la delusione e non pago, Walter torna alle rive nostrane e la scelta cade sul fascinoso e carico di ricordi mitologici Stretto di Messina: il 5 settembre 2008 completa la doppia traversata, andata e ritorno, dello Stretto nel tempo di 1 h 56'.
E gli orizzonti tornano ad ampliarsi. La Manica è pur sempre stretta, l'oceano un richiamo irresistibile. Il 9 settembre 2011 la staffetta tutta italiana composta da Walter D'Angelo, Clemente Manzo, Daniele Salamone e Alessandro Orlandi, gli Italian Dolphins, porta a termine con successo la traversata del Canale (The Channel) nel tempo di 12 h 39'. «Siamo stati la prima staffetta italiana a riuscire nell'impresa» racconta ancora coi brividi Walter. «Un'impresa sofferta perché le condizioni atmosferiche e del mare erano ai limiti, l'acqua a 16° (quella esterna a 17°) e il mare mosso. Ci siamo alternati ogni ora dandoci il cambio secondo l'ordine prestabilito, senza possibilità di sostituzioni, così come prevedeva il regolamento. Ho avuto l'onore di inaugurare la staffetta e di concluderla approdando sulla costa francese. Un'emozione immensa».
Infine, nel presente, la sestupla traversata... «Uno sforzo non da poco – sono previste circa otto ore di nuotata – in un'area caratterizzata da un intenso traffico navale, fra correnti (anche opposte) di notevole entità, poiché qui si incontrano due mari, Ionio e Tirreno. Non è facile per un nuotatore l'interpretazione dello Stretto di Messina». Da non sottovalutare il rischio dell'incontro con le meduse, gelatinose mine vaganti. E, poi, giacché i sogni sono il sale dei faticatori del gran fondo... «Mi piacerebbe organizzare la doppia traversata, andata e ritorno, del Canale della Manica. The Channel è il mio chiodo fisso!»
Alberto Figliolia