Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Dialogo Tf
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Maria G. Di Rienzo. Chi deve cambiare
17 Agosto 2013
 

Se volete che le cose vadano meglio, care donne, dovete… cambiare. Sì, perché se un uomo vi aggredisce, in casa o fuori, è colpa vostra. Ad esempio:

lo avete guardato negli occhi (l’uomo prende ciò come una sfida) o non lo avete guardato negli occhi (l’uomo pensa che siate passive ed acquiescenti);

gli avete sorriso (è chiaro, ha pensato che ci stavate) o non gli avete sorriso (chi vi credete di essere? Chiaro che si è offeso!);

lo avete lasciato (ve la siete andata a cercare) o non lo avete lasciato (ve la siete andata a cercare);

lo avete denunciato per persecuzione, molestie, lesioni (facendolo arrabbiare di più) o non lo avete denunciato (e lui ha continuato a perseguitarvi, molestarvi e battervi indisturbato: ma allora, sotto sotto, vi piace, eh?).

E poi, un momento! Dite che siete state aggredite, ma come si può credervi sulla parola, la vostra accusa potrebbe essere falsa. Fate questa prova, dite pubblicamente Tizio Piripacchio mi ha palpeggiata in ufficio e ascoltate le risposte: Stai tentando di rovinare la reputazione di Tizio. Non ho mai visto Tizio molestare qualcuno. Un altro linciaggio mediatico. Ancora la macchina del fango in azione. Stai tentando di spillare un po’ di soldi a Tizio. Conosco Tizio e so che scherzava. Stai tentando di farti pubblicità a spese di Tizio.

Allora, vedete, bisogna cambiare. Dite così – Sono stata molestata sessualmente in ufficio ma preferirei non fare nomi. E ascoltate ancora: Se fosse vero avresti detto chi è stato. Come possiamo giudicare sulla base di queste vaghe asserzioni? Alludere in questo modo è inutile e dannoso. Se non lo denunci con nome e cognome sei responsabile per quando lo farà di nuovo. Vorrei sentire la versione dell’altra parte, ma neppure si sa chi è. Ovviamente, stai solo cercando un po’ di attenzione.

Ah, cambiare, cambiare: state zitte. È quello che vogliono da voi. E ascoltate: Sembrava fosse stata molestata, ma se non dice niente, allora niente è successo. Ma non devono essere diffuse, queste molestie, non è che io ne senta parlare molto… Perché diamine una donna dovrebbe aver paura di denunciare, se sta dicendo la verità? Non dice niente, allora bene, finalmente possiamo tornare a parlare di cose serie.

E a stupirci quando Tizio Piripacchio tira un paio di coltellate o spara in testa alla stronza che continuava a respingere le sue “profferte d’amore”. Povero Piripacchio sconsolato, è un’icona dell’infelicità causata dalle donne e a volte persino si suicida (di solito, dopo aver fatto fuori la donna fonte del suo dolore, e magari un figlio o due, e un parente rompiballe).

Io penso di aver qualcosa da dire ai Piripacchi e ai loro sostenitori. Chi deve cambiare siete voi.

Voi credete che vi apparteniamo. Voi credete di avere dei diritti sui nostri corpi. Voi credete che qualsiasi donna vi debba ciò che volete quando lo volete, e se questo vostro convincimento viene sfidato e contestato lo asserite con ancor maggior violenza negli spazi pubblici e privati, che diventano entrambi vostre proprietà in cui una donna non ha diritti, a meno che non siate voi a definirli e concederli.

Voi credete di essere superiori/migliori/legittimati e che una donna non abbia il diritto di scegliere se, quando, come, dove entrare in relazione con voi. Voi credete, o fingete di credere, di non aver alcun controllo su voi stessi e sul vostro corpo, per cui ogni comportamento da voi diretto nei confronti di una donna sarebbe il risultato della “manipolazione” che quella donna ha fatto di voi. Voi credete che se desidero privacy, controllo della mia vita e del mio corpo me li devo guadagnare in trincea, perché essendo donna devo aspettarmi di essere insultata, interrotta, molestata, picchiata, umiliata, stuprata o uccisa. Ma voi volete anche darmi a bere che tutto questo non ha a che fare con il mio essere una donna, voi amate le donne, voi sicuramente rispettate le donne, è il mondo che è così: no, è così il mondo che voi avete creato, a vostra misura. E poiché il mondo non è il mio spazio, ma il vostro, io non devo aspettarmi ne’ diritti ne’ rispetto una volta che ci sia entrata. E sapete una cosa? Non ho preso io questa fottuta decisione, di avermi messo al mondo sono responsabili due altre persone e una vi somigliava parecchio.

Mi ritenete responsabile di quel che voi fate da quanto sono alta un soldo di cacio. Ai bagni pubblici le bambine e le ragazze e le donne vanno insieme: per scambiarsi pettegolezzi sui di voi? No, perché ci hanno insegnato che è più sicuro per difenderci dai vostri eventuali assalti. Ditemi, voi avete “strategie di parcheggio” (non in posti senza illuminazione stradale, non vicino ad un furgone, ecc.)? Stringete le chiavi in pugno come arma sussidiaria mentre camminate da soli? Frequentate corsi specifici di autodifesa per uomini? Vi preoccupate che i pantaloni siano troppo attillati?

Ripetere ossessivamente alle donne che è loro responsabilità evitare la violenza non ferma la violenza, la perpetua. La rende eterna, naturale, inevitabile: gli uomini sono fatti così… E persino se fosse vero, e non lo è, allora vi dico che siete fatti male e che dovete sforzarvi davvero di essere un po’ migliori. Ripetere ossessivamente alle donne che è loro responsabilità evitare la violenza crea una “paura culturale” che diventa per noi una seconda natura, al punto che spesso rispondiamo ai suoi impulsi senza neppure interrogarci su cosa l’ha creata e cosa l’alimenta.

Naturalmente so a cosa serve. A limitare i nostri movimenti e i nostri spazi. A limitare la nostra presenza pubblica e/o il nostro impegno pubblico. A renderci invisibili e mute. Be’, denunciate, perché non denunciate? C’è ancora libertà di parola in questo paese, no? La libertà di parlare richiede libertà dalla coercizione (svergognamenti, ostracismi, umiliazioni) e libertà dalla minaccia della violenza (abusi, stupri, omicidi): nel mondo creato dai Piripacchi per i Piripacchi noi donne, quasi sempre, non godiamo di questi lussi.

 

Maria G. Di Rienzo

(da Lunanuvola's Blog, 16 agosto 2013)


Articoli correlati

  Maria G. di Rienzo. Parliamo di sicurezza
  Maria G. Di Rienzo. Maryam
  Maria G. Di Rienzo. Mutande rosa
  Maria G. Di Rienzo. Biancaneve e i sette minatori verticalmente svantaggiati
  Di pedofilia, di pederastia e di violenza sulle donne
  Karen Russo. Una piccola grande attivista
  Maria G. Di Rienzo. Un miliardo di donne che danzano
  Sabina Amidi. Le 'sposavo' prima dell'esecuzione
  Stalking e decreto sicurezza: aggravanti solo per gli ex mariti ed ex fidanzati. E quelli attuali?
  Stefania Cantatore. Se qualcuno dicesse… Sul risarcimento pubblico alle violenze sessuate
  La contraddizione principale e la contraddizione originaria
  Maria G. Di Rienzo. Violenza di genere
  Per troppe donne la violenza è pane quotidiano
  Maria G. Di Rienzo. Fioco lume
  Maria G. Di Rienzo. Utili risorse
  Maria G. Di Rienzo. Il mondo chiude un occhio
  Tua e Le Altre. “Contro la violenza alle donne”
  Maria G. Di Rienzo. Il silenzio dei giornali
  Usciamo dal Silenzio. Onorevole Carfagna, si dimetta!
  Maria G. Di Rienzo. Distinguere vittime e carnefici, nominare la violenza e contrastarla
  Stop alla violenza sulle donne. Domenica in piazza a Morbegno
  Attilio Doni. A immagine e somiglianza di chi?
  Maria G. Di Rienzo. L'era dell'assurdo
  Valentina Vandilli. Flash Mob ad Anagnina: contro la violenza sulle donne
  UDI Napoli. Piove, femminismo ladro!
  Usciamo dal silenzio. Fiaccolata a Sondrio “Contro la violenza sulle donne”
  Jimmie Briggs. Fare spazio alla luce
  Attilio Doni. Una donna docile, malleabile, remissiva, la si può “amare”, senza problemi
  “Usciamo dal silenzio”. Regione Lombardia: un documento dalla Commissione pari opportunità
  Vetrina/ Barbarah Guglielmana. E uscirò ancora...
  Normanna Albertini. Di quanti otto marzo ci sarà ancora bisogno?
  Renato Pierri. La profezia di Virginia Woolf
  Alice Suella: "Ascolto femminile". Un forum da visitare.
  Maria G. Di Rienzo. Il coltello nel ventre
  Francesca Ribeiro. RVP, ronde volontarie paoline (non padane!)
  Miriam Della Croce. Guai ad innamorarsi di un islamico
  Basta sangue nel nome della tradizione e della religione. Libertà per le donne migranti!
  Maria G. Di Rienzo. 167 dollari al mese
  Gila Svirsky. Licenza di uccidere
  Maria G. Di Rienzo. Un corteo di fantasmi
  Sondrio. L’insostenibile silenzio sulla violenza…
  Maria G. Di Rienzo. Film
  Usciamo dal Silenzio. Un documento e un manifesto per le amministrative 2009
  Sondrio, 8 marzo 2008. Non tacere la violenza
  Renato Pierri. I morti, ne sono certo, amano il silenzio
  Renato Pierri. Qualche pensiero a seguito di una notizia di scarsa importanza
  Rosangela Pesenti / Lidia Menapace. Scambiandosi quattro parole durante un “volantinaggio” per la giornata del 28 novembre
  Martina Simonini. Il corpo delle donne. E quello degli uomini
  Maria G. Di Rienzo. Preferisco i lupi
  Miscellanea per un discorso da comunisti/e
  Maria G. Di Rienzo. Dead women walking
  Tra moglie e marito non mettere il dito
  Emma Bonino. Stop alle mutilazioni genitali femmini
  Maria G. Di Rienzo. Ho quasi le lacrime agli occhi
  Eve Ensler. Il giorno V compie dieci anni
  Maria G. Di Rienzo. Veleni per bambine Spa
  Lidia Menapace. Femminicidio
  “Non tacere la violenza”. Due manifestazioni e un Comitato
  Yoani Sánchez. Violenza domestica, silenzio letale
  Maria G. Di Rienzo. L'ultimo tabù
  UDI. Alice è entrata nel paese degli orrori
  Francesca Ribeiro. La Ru486 in Vaticano
  Camilla Spadavecchia. Ancora una conferenza per dire no alla violenza contro le donne ed essere consapevoli
  Holly Kearl. La strada e le donne
  Maria G. Di Rienzo. Il 13 febbraio in piazza per far cominciare la primavera
  ONU. «Lo stupro è guerra»
  Maria G. Di Rienzo. Il dolore degli altri
  Rosangela Pesenti. Precipitare di comportamenti nella barbarie di un'indifferenza torva
  Maria G. Di Rienzo. Del femminismo, ovviamente
  Risposta di Lidia Menapace agli anarchici torinesi sull'insinuante patriarcato
  “Piccole” notizie di cui non si parla (o si parla poco)
  Renato Pierri. Non si uccide per amore
  Camilla Spadavecchia. I costi della violenza coniugale per i bilanci nazionali dei Paesi europei
  “Stop violenza sulle donne”. Verso l'8 marzo...
  Maria G. Di Rienzo. Elogio dell'idiota
  Barbarah Guglielmana. Il muro delle donne
  Maria G. Di Rienzo. Asparagi su Marte
  Paola M. De Maestri. Donne al bivio, una società da rifare
  Maria G. Di Rienzo. Sally che ha vinto la propria vita in tribunale
  Maria G. Di Rienzo. Ci sono altre voci
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy