«La tragedia dei migranti a Catania: uno è morto al quinto sbarco»
(la Repubblica, 12 agosto 2013)
Vivo in una città nella quale sino a pochi decenni addietro esisteva il tiro al piccione, all'Addaura, (ora sede di in noto circolo balneare).
Il tiro al piccione era uno sport molto in voga durante il periodo liberty a Palermo, quando la città felicissima dettava il bon ton in tutta Europa. La stessa regina d'Italia temeva di venire a Palermo, per evitare il confronto con donna Franca Florio, all'anagrafe Donna Franca Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano, bellissima ed elegantissima, che rappresentava l'incarnazione vivente della città di allora.
Un mio vicino di casa aveva inventato uno stratagemma per catturare i piccioni che sfuggivano alle pallottole dei fucili, adescandoli con un richiamo; i poveri piccioni non conoscevano il destino che li aspettava. Venivano catturati e rivenduti al circolo di tiro, dopo avere fatto una tacca su una zampina che dimostrava che erano fuggiti alle pallottole. E più di un piccione aveva più tacche sulle zampine. Quando poi il piccione invece rimaneva vittima del gioco, sempre il mio vicino recuperava il cadavere e cucinava il pennuto, o me lo regalava per mangiarlo. Non andava perso nulla! Ma si trattava di piccioni.
La tragedia di Catania ricorda molto la storia dei piccioni del tiro al volo dell'Addaura. La Repubblica riporta che: «a una delle vittime, che aveva 27 anni, è stato fatale il quinto sbarco in nove anni. L'Egiziano era già stato rimpatriato quattro volte a partire dal 2004, l'ultima nell'aprile scorso. Nessuno dei suoi compagni di traversata lo conosceva, e questo ha rallentato la sua identificazione, che è avvenuta grazie alle impronte digitali».
L'identificazione tramite il riconoscimento delle impronte digitali, ricorda molto le tacche che venivano fatte ai piccioni, e tutto il sistema dei rimpatri gestito dai Governi Europei ricorda molto la storia dei piccioni dell'Addaura: la cattura, il rimpatrio, il nuovo tentativo di fuga dal Paese di origine, sino a quando il quinto “volo” diventa fatale.
In realtà la differenza sta nel fatto che oggi il tiro al piccione è stato bandito quasi in tutti i Paesi del mondo, e non esistono più quelli che, come il mio vicino di casa, avevano l'opportunità di catturare il piccione sfuggito. Mentre la cattura dei poveri migranti continua ad essere uno sport praticato dalla Comunità Europea. Si potrebbe eccepire che il povero ragazzo egiziano non è stato impallinato da una pallottola, ma è chiaro che equivalete alla pallottola è stata la mancanza di organizzazione di soccorsi attivati all'arrivo del barcone.
Nessuno, da qualunque parte arrivi, deve morire così!
Linda Pasta