Teglio, sala consiliare
Giovedì 1° agosto 2013
dalle ore 21:00
Presentazione della pubblicazione
Sotto lo stesso cielo
ma in gabbie diverse
realizzata dai detenuti del carcere di Sondrio
La pubblicazione nasce da un progetto di educazione alla legalità che ha compreso un corso di scrittura creativa frequentato da un gruppo di detenuti della casa circondariale di Sondrio.
Aprire le porte alla diversità e guardare con occhi diversi l’altro.
Carcere è privazione non solo di libertà, ma anche, e forse soprattutto, di consistenza sociale. La privazione può annientare forze e speranze, ma può anche stimolare creatività e immaginazione; questo è ciò che viene creato nel carcere di Sondrio durante i laboratori di scrittura rivolti ai detenuti, che hanno potuto “cercare in carcere” di far breccia con le parole nei muri della loro reclusione ed esprimere ciò che hanno dentro a chi sta fuori.
Un progetto di educazione alla legalità che ha coinvolto gli studenti di molte scuole attraverso visite guidate che si sono trasformate in “incontri” con i detenuti. Il detenuto, “l’altro” che, forse per una sola volta nella sua vita, ha scelto di narrarsi nel ruolo di protagonista unico della sua storia.
Un’occasione di apertura verso l’esterno da cui emerge netto il desiderio di riappropriazione del diritto di cittadinanza.
Nota aggiunta per chiarimento
Sondrio, 1° agosto 2013
Carissimi,
mi viene segnalato che nella notizia riportata sul sito “tellusfolio.it” relativamente alla presentazione che avverrà stasera presso la Biblioteca di Teglio del volume: “Sotto lo stesso cielo ma in gabbie diverse”, realizzato nel 2010 con scritti di detenuti del Carcere di Sondrio nell'ambito del percorso di educazione alla legalità, ed in particolare nel testo della locandina (redatta dai responsabili della Biblioteca) allegata all'articolo, l'indicazione degli interventi può dare adito ad equivoci in relazione alla dicitura: “Garante dei diritti delle persone limitate nella libertà personale del Carcere di Sondrio”. Espressione non precisa (avrebbe dovuto essere: “Garante dei diritti delle persone limitate nella libertà personale del Comune di Sondrio”), soprattutto in quanto può far pensare che vi sia la partecipazione del garante affiancato da persone che lavorano nel Carcere, mentre vi saranno solo volontari.
Data la delicatezza della questione, vi sarei estremamente grato se poteste chiarire l'equivoco.
Con amicizia
Francesco Racchetti
Garante dei diritti delle persone limitate nella libertà - Comune di Sondrio