Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Fratelli Angelini: La mostra e il teatro, di luglio a Morbegno 
I pareri e gli umori di visitatori, spettatori e protagonisti
26 Luglio 2013
 

Un discreto numero di partecipanti, numerosissimo se si guarda alla qualità delle persone (“Uno vale diecimila”, dice Eraclito). Ricco è stato il loro contributo critico.

– Belli i dipinti di personaggi, vivi i pensieri, le montagne, le valli, i vortici d’acqua.

– Una sensibilità per tutto ciò che va oltre il semplice tocco di pennello: il simbolismo e la forza della Natura che è viva in ogni opera.

– Sono nuova di questa valle, travolta da nuove emozioni che ho ritrovato nei dipinti. La magia che avete di trasportare nell’arte l’emozione del cuore mi fa vibrare l’anima.

– Spero di vedere ancora un’altra mostra come questa. Grazie per le vivide emozioni.

– Attraverso la pittura passano vita e pensiero.

– Mi sono emozionata a vedere la mostra. Vi voglio tanto bene.

– Quale Angel è preferibile: quello dionisiaco o quello apollineo? Ognuno di noi può scegliere, ma Angel è sia l’uno che l’altro. Si deve riconoscere l’impegno, la passione, la dedizione, la ricerca e lo sforzo encomiabile dell’autore.

Il tema prevalente di Luciano è la natura, in particolare vengono rappresentate le baite, le contrade, le vallate, i monti, le sorgenti, i fiumi della sua terra d’origine: la valle Tartano.

Nostalgia del passato? No, difesa del territorio, di quel prezioso patrimonio di bellezza e integrità naturale ed umana. Un’accusa a quanto barbaramente noi civili abbiamo progredito.

– Enore il terzo fratello, nell’atmosfera sacra dell’antico chiostro, si è inserito come ‘un quadro canoro’ di elevata spiritualità.

La mamma: – Siete grandi! Incompresi.

– Anime sensibili radicate al senso della terra!

– Geniale. Sorprendente.

– Per evadere dal quotidiano purgatorio un bel tuffo in questo fiume! Grazie fratelli Karamàzov.

– Voi fratelli Angelini alimentate l’arte, la massima espressione che l’uomo ha in dote. Non mancate mai di esprimerla.

– I fratelli amano tanto la natura Madre, innamorati dei loro luoghi di nascita; hanno buona tecnica anche per dipingere le persone riflettendo i caratteri precisi di ogni personaggio. I fratelli vanno con gran sintonia con la natura, che vuol dire che amano tanto la vita.

– Tre fratelli accomunati da un unico filo: l’arte. Il padre è il vero regista; Cesare non verrà mai dimenticato.

– Non in tutte le mostre è possibile dialogare con le opere. Qui ciò è possibile, complimenti agli artisti.

– Finché si prova amore per la terra, fantasia e tolleranza l’umanità è una ricchezza.

– Arte contestatrice, ma pura e vera… specchio di Bellezza, ricerca e Verità.

Che dice quel pittore che ha varcato con intraprendenza e coraggio le colonne d’Ercole:

– Carissimo Adriano, oggi finalmente ho avuto modo d’incontrarti alla tua bellissima mostra. Il tuo stile pieno di colori della montagna da cui siamo nati, cioè a Tartano. Bello riportare questi ricordi di noi due paesani che certamente rimarremo nella storia, complimenti continua sempre così.

– Silenzio, cinguettio, passione, forza, tenerezza, dolce montagna; bello! Volti… sguardi.

– Gioco e sforzo senza aggiunta portan l’uomo alla sua meta.

– Complimenti per la Summa.

– M’ha fatto molto piacere ritrovare la vostra vitalità e la fedeltà ad un modo d’intendere l’arte e la cultura, genuinamente legata ai problemi dello spirito e ai significati del vivere.

– Cultura arte e poesia, con affetto e simpatia.

– Prima mostra d’arte di Federico, tre mesi di vita, non poteva essere una migliore.

Diamo voce a quel poeta de Murbégn:

Nel chiostro medioevale

ove l’arte fa bella mostra,

visitarla alla cultura non fa male;

dipinti eseguiti da man maestra,

ritratti con colori e poesie

agli occhi destan meraviglia.

Voglio con queste rime mie

dato che il cor mi consiglia

elogiar i fratelli Angelini

che in questo angolo di storia

han invitato il signor Bommartini

a scriver su come conquistaron

la gloria.

 

Gli attori della Compagnia Drago hanno fatto vivere i personaggi dipinti, quei grandi pensatori che “quasi mai gl’uomini ammirandoli molto in apparenza prendono sul serio” (Freud).

Essi si sono interrogati su chi è il genio. Non c’è genio senza il genio del luogo che in Morbegno è il Bitto-bit, perenne! Cusa ‘l sarès Murbégn senza ul Bit?

E lo stanno impoverendo d’acque e lo stanno inquinando!

Chi Dante, chi Nietzsche, chi Bertacchi e chi Damiani:

A l’aria apriti o cuore!

O cuore apriti al sole!

E tanti altri maestri antichi e moderni, caratterizzati da una mimica e voce espressive.

Interrogando loro quei geni, quale società? Certo una società di liberi ed uguali.

Elsa Morante: il potere è il disonore dell’uomo; Alfieri: un gran lusso fra i privati e quindi una gran servitù per tutti; Leopardi: l’unico titolo conveniente all’uomo e del quale egli s’avrebbe a pregiare si è quello di uomo secondo natura.

Con Francesco si esaltano i valori della terra e delle creature. Come si può amare il Creatore che non si vede, quando si maltrattano le sue opere, le sue creature?

Giordano Bruno e Spinoza: deus sive natura.

Schopenhauer, difensore della filosofia, il pensiero libero che mette al centro l’uomo. Il filosofo esige indipendenza.

Einstein conclude: l’immaginazione è più importante della conoscenza, e Nietzsche: l’arte è più importante della conoscenza perché essa vuole la vita.

Segue il rito catartico con l’umida terra della Corna per diventare l’uomo auspicato da Leopardi.

Un pubblico emozionato e partecipe.

 

Ringraziamo il Comune per aver ospitato una settimana nel bellissimo chiostro la nostra mostra di pittura e il teatro Il genio o il giullare di Angel, dedicato alla donna incinta.

 

 

Poesie

 

da Strada di fiori e sassi:

 

 

Sassi e fiori

 

Su pei monti a trovare

col silenzio

un viver di poesia

 

 

Danzante!

 

Semplice e umile cammin

d’ardore,

piedi nudi che bacian sassi

e fiori,

o gioia! o dolore!

 

 

 

da Fiori di strada:


Centauro

 

Giovane uomo
che non teme i suoi cavalli.

Sul monte vai dagli umani pensieri,
gustando l’altezze sataniche.

Giovane uomo
che non teme i suoi cavalli.

A briglie sciolte
corri,
sfidando i tormenti
d’amori proibiti.

Giovane uomo
che non teme i suoi cavalli.

Di bianchi oceani
sei respiro;
hai del santo la negligenza
che il tempo scorda.

Giovane uomo
che non teme i suoi cavalli.

Con la luna del desio
salpi su ripid’onda,
verso romita stella.

Giovane uomo
che non teme i suoi cavalli.

I versi reciti
d’una gaia scienza,
per smarrirti
nel sogno d’una bona lombarda.

 

Adriano e Luciano Angelini


Foto allegate

Articoli correlati

  Personaggi del bosco
  “Ul gir de l’an di āf”. Un’impresa da argonauti
  Adriano Angelini. Perché votare?
  Val Tartano. “Sol Invictus”
  Luciano Angelini. A Dante nell’anniversario della morte
  Vetrina/ Adriano Angelini. Per il mio compleanno
  Adriano Angelini. Suicidio di un sedicenne
  Luciano Angelini. “Amnis”, l’orobico di Tarten
  Vetrina/ Adriano Angelini. Suna
  Vetrina/ Adriano Angelini. Alla preistoria: Amnis dalla fiera chioma
  Adriano Angelini. La politica nobile, l'amore del paese
  Adriano Angelini. Protesta giovanile il '68
  Giulio Brambilla. Giordano Bruno in due dipinti di Angel
  Vetrina/ Adriano Angelini. Sol invictus
  F.lli Angelini. Il simbolo degli Orobi, la religione del Sole
  “Le radici”. Spettacolo in Val Tartano, domenica 20 luglio
  Luciano Angelini. Hanno cambiato faccia alla Val Corta di Tartano
  Bona Lombarda, la bella e virtuosa pastorella di Sacco
  Luciano Angelini. I “bàrek” e il recinto di filo elettrico
  Val Tartano. Camosci e gallo cedrone nei “circuiti” in quota?
  Gino Songini. Non ci resta che piangere
  Salviamo la “Sciucada”
  Luciano Angelini. La fine della storia dei Tartanesi
  Luciano Angelini. La frana di Piuro (1618) e il global warming (2018)
  Luciano Angelini. L'altare preistorico di Morbegno
  Fratelli Angelini. La rosa tartena
  Luciano Angelini. La bella Val Tàrtano è malata
  Fratelli Angelini. I massi avello (V-I sec. a.C.)
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy