Genova – Sabato 15 maggio il giovane poeta peruviano Steed Gamero era appena arrivato a Genova, per le prove del reading dei “Ladri di Fuoco, Trafficanti di di Sogni”, in calendario domenica, giornata di apertura del Festival Internazionale di Poesia di Genova 2013. Daniela e io, fondatori di Lavinia Dickinson Editore, che amiamo definire “la più piccola casa editrice del mondo”, apprendevamo la notizia: Steed, che vive da 14 anni in Italia, aveva appena vinto il Premio Letterario Camaiore - Proposta, ex aequo con Erminio Alberti. Steed ha sorriso: è un poeta che lavora per la poesia e i diritti umani, lontanissimo dalle vanità e dall'ostentazione che troppo spesso contraddistinguono chi pubblica poesia. Per costoro, vale ancora la definizione che propose lo scrittore scozzese Henry Mc Kenzie: “La vanità è dai tempi dei tempi la carta di riconoscimento dei poeti”. Daniela e io, invece, abbiamo esultato manifestano la nostra felicità in modo tanto spontaneo quanto chiassoso.
Lavinia Dickinson Editore non è solo “la più piccola casa editrice del mondo”, ma anche quella che dà uno spazio di aggregazione ai giovani, che lavora perché la poesia vera – che spesso nasce nel disagio, nell'emarginazione e nella povertà e non nei nuovi salotti – possa esprimersi in tutta la sua bellezza e non venga soffocata sotto una coltre di ipocrisia, baratteria e perbenismo. Steed Gamero ha vinto il premio più importante che venga oggi riconosciuto, nel nostro paese, ai giovani poeti. L'ha ottenuto in virtù di un libro splendido, che rinnova il linguaggio della poesia, restituendole quella dignità, quel fascino che conquistano, ancora oggi, i giovani. Gli altri poeti premiati dalla giuria del Premio Letterario Camaiore, presieduta da Francesco Belluomini, insieme a Steed ed Erminio Alberti sono Homero Aridjis (Premio internazionale), Nenni Balestrini, Gillo Dorfles e Silvio Ramat (Premi speciali), Alessandro Fo (Menzione speciale). I finalisti al Premio che sarà assegnato in settembre dalla giuria popolare sono Claudio Damiani, Caterina Davinio, Curzia Ferrari, Luigi Fontanella e Luigia Sorrentino.
Complimenti alla giuria del Premio Letterario Camaiore, che ha avuto la sensibilità di riconoscere un libro che non sarà dimenticato. Quando abbiamo annunciato il successo di Steed al Premio Letterario Camaiore, il pubblico del Festival Internazionale di Poesia di Genova gli ha riservato un applauso interminabile. La bravura di Steed nell'arte poetica, la sua umiltà, la sua umanità ne fanno un beniamino di chi sogna il ritorno di una poesia che proprio le vanità hanno anestetizzato, se non ucciso. Una poesia che non è fata solo di parole, versi e strofe, ma anche di vera sostanza umana, di verto spirito umano, di veri eroi. Eroi le cui gesta il poeta racconta, sottraendole all'odio e all'oblio, avendo vissuto e sofferto accanto a loro, nel corso degli anni.
«Alcuni di questi eroi vulnerabili», scrivo nella prefazione, «non sono sopravvissuti all’odio che li circondava. È il caso di Emil Enea, ragazzino rom morto bruciato vivo a Milano dopo aver subito innumerevoli sgomberi, simbolo di tanti adolescenti emarginati che la società intollerante in cui viviamo reprime e allontana. Questa fragilità dell’esistenza umana sul confine tra l’infanzia e l’età adulta, la sicurezza e il pericolo, l’appartenenza e il rifiuto è sempre presente nei versi di Steed Gamero, autore che l’ex europarlamentare rom ungherese Viktória Mohácsi definì 'artista dei diritti umani'». E se vi è ancora una speranza che la spietata società dei nostri tempi recuperi la via della fratellanza e dei diritti umani, essa è riposta nell’esito della ribellione che avviene entro le paradigmatiche pareti della Casa del Sole: «I ragazzi spezzano / cuori e mattoni / infrangono diaframmi e vetrate / aprono brecce / nei muri...».
Anche il reading di Steed, tratto dal libro che ha ricevuto l'importante riconoscimento, è stato applaudito da un pubblico entusiasta, che ha seguito con grande attenzione e partecipazione emotiva due ore di questa “nuova poesia” (con la musica elettronica ad hoc di Giacomo Grasso e Fulvio Masini e gli interventi delle attrici Marcellina Ruocco, Silvia Olmi e Biancalice Sanna, bravissime!), poesia che ha il proprio cuore pulsante nella piccola casa editrice genovese, dove i “poeti di strada” si incontrano e cercano di costruire un futuro diverso da questo presente che ci soffoca e ci avvelena, allontanandoci ogni giorno dalla bellezza, dalla speranza. Ecco una delle poesie da I ragazzi della Casa del Sole di Steed Gamero:
Metà Ximena
Ximena sa che i numeri
del suo futuro
sono sigillati
nel registro di classe.
Finire la scuola era l’unico modo...
Corre.
Il corridoio
sembra non finire
mai.
Entra nello stanzino
dei bidelli
e si rannicchia
in un angolo.
Le mani del diavolo
o di Dio
strappano in due
il fotogramma
del suo presente.
Adesso
metà di lei
urla.
Steed Gamero
Roberto Malini
Nella foto, Steed Gamero con le attrici Silvia Olmi e Biancalice Sanna durante l'evento di poesia e musica “Ladri di Fuoco, Trafficanti di Sogni”. Genova, 16 giugno 2013